TAR Palermo conferma la liberalizzazione: respinto il ricorso contro la nuova ottica di Gangi

TAR Sicilia Palermo
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Il Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo ha definitivamente chiuso la controversia relativa all’apertura di una nuova attività di ottico nel Comune di Gangi, respingendo integralmente il ricorso presentato dall’ottica Farina snc e condannando la ricorrente al pagamento delle spese processuali.

La vicenda: dalla SCIA al contenzioso

La controversia ha avuto origine nel marzo 2024, quando la ditta “Visione a Colori” ha presentato al SUAP Madonie Associato la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) per avviare la propria attività di ottico nel Comune di Gangi. Il SUAP ha regolarmente comunicato la ricevibilità della documentazione presentata, consentendo di fatto l’avvio dell’attività.

L’ottica Farina snc, già operante nel territorio comunale, si è opposta fermamente all’apertura del nuovo esercizio, presentando prima delle diffide al Comune e al SUAP, e successivamente ricorrendo al TAR Palermo. Nel ricorso, l’ottica ricorrente contestava la legittimità degli “atti di assenso” del SUAP e di una presunta autorizzazione comunale per l’apertura di una terza attività di ottico.

La difesa del Comune: nessuna autorizzazione necessaria

Il Comune di Gangi, rappresentato dal Sindaco Giuseppe Ferrarello e assistito dall’avvocato Girolamo Rubino, ha respinto ogni addebito sottolineando un aspetto fondamentale: non era mai stata rilasciata alcuna autorizzazione specifica, semplicemente perché non necessaria.

Come evidenziato dalla difesa comunale, l’articolo 92 della Legge Regionale n. 3/2024 ha infatti abrogato l’articolo 1 della legge regionale n. 12/2004, introducendo una piena liberalizzazione dell’attività di ottico ed eliminando ogni forma di contingentamento. In base alla nuova normativa, la sola presentazione della SCIA risulta sufficiente per l’avvio dell’attività, senza necessità di ulteriori autorizzazioni.

Il secondo ricorso e la rinuncia alle censure

Nel corso del contenzioso, l’ottica Farina ha presentato un secondo ricorso, sostenendo che il SUAP e il Comune avrebbero dovuto bloccare l’attività della nuova ottica a causa di presunte irregolarità edilizie nell’immobile. Anche in questo caso, si sono costituiti sia il Comune di Gangi che l’ottica “Visione a Colori”, assistita dall’avvocato Gandolfo Blando.

Un elemento significativo della vicenda è stata la rinuncia, da parte dell’ottica ricorrente, alle censure relative alla violazione delle norme sul numero massimo di ottiche operanti nel territorio comunale. Questa decisione è arrivata dopo le pronunce sfavorevoli del TAR e del Consiglio di Giustizia Amministrativa in fase cautelare, che hanno evidenziato l’inconsistenza giuridica di tali argomentazioni.

La sentenza: vittoria su tutta la linea

Il TAR Palermo, dopo aver riunito i due ricorsi, ha accolto completamente le tesi degli avvocati Rubino e Blando, dichiarando i ricorsi inammissibili, improcedibili e infondati. Il Tribunale ha inoltre condannato l’ottica ricorrente al pagamento delle spese processuali in favore sia del Comune di Gangi che dell’ottica “Visione a Colori”, quantificate in 3.000 euro oltre accessori di legge per ciascuna delle parti costituite.

Le conseguenze: libera concorrenza nel settore

Questa pronuncia rappresenta un importante precedente per l’applicazione della normativa regionale sulla liberalizzazione dell’attività di ottico. La sentenza conferma che, in base alla legislazione vigente, non esistono più limitazioni numeriche per l’apertura di nuove ottiche nei comuni siciliani, favorendo la libera concorrenza nel settore.

L’ottica “Visione a Colori” potrà quindi continuare regolarmente la propria attività, mentre il Comune di Gangi esce rafforzato dalla vicenda, avendo visto riconosciuta la correttezza del proprio operato amministrativo nella gestione delle procedure SCIA.



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