Troina si mobilita per la pace: “Stop alle guerre nel mondo” – VIDEO

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Una piazza Falcone e Borsellino gremita ha accolto sabato 7 giugno la manifestazione “Per la pace e contro le guerre” organizzata dal Comitato Civico per la Pace di Troina. Un evento che ha saputo richiamare l’attenzione della cittadinanza su un tema di drammatica attualità: il rischio che i numerosi conflitti locali in corso nel mondo possano degenerare in una terza guerra mondiale.

La manifestazione, nata in piena autonomia e precedente rispetto alla contemporanea iniziativa pro-Palestina di Roma promossa da Pd, M5S e AVS, ha visto alternarsi sul palco diverse voci della società civile troinese. Tra gli interventi più significativi quelli del giornalista Silvano Privitera, dei rappresentanti del movimento scout locale, del sindaco Alfio Giachino e del deputato regionale del PD Fabio Venezia. Non è mancata la partecipazione di realtà territoriali limitrofe, con la presenza del Movimento per la Difesa dei Territori da Nicosia, rappresentato dal presidente Fabio Bruno.

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Un appello contro 50 guerre locali

Il Comitato Civico per la Pace, che si autodefinisce apartitico, ha elaborato un manifesto che delinea con chiarezza le ragioni della mobilitazione. Il documento parte da un dato allarmante: nel mondo si combattono attualmente 50 guerre locali, dietro le quali si celano “le grandi potenze economiche e militari mondiali, in competizione tra loro per definire un nuovo scenario internazionale nel quale assicurarsi posizioni di dominio”.

Secondo il comitato, questi conflitti rappresentano un segnale preoccupante che, insieme alla corsa agli armamenti globale, potrebbe portare a conseguenze catastrofiche per l’intera umanità. Il rischio paventato è quello di una escalation che trasformi i conflitti regionali in un confronto mondiale dalle conseguenze irreversibili.

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L’incubo nucleare: 13mila testate nel mondo

Particolarmente inquietante è il quadro tracciato dal manifesto riguardo alla proliferazione delle armi nucleari. Nel mondo esistono attualmente 13mila testate nucleari, di cui il 90% è in possesso di Stati Uniti e Federazione Russa. Un arsenale la cui potenza distruttiva è cresciuta in modo esponenziale rispetto al passato: ogni singola testata moderna ha una capacità distruttiva cento volte superiore a quella delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki il 6 e 9 agosto 1945.

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Dalla piazza all’impegno istituzionale

L’iniziativa del Comitato Civico per la Pace non si limita alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Il movimento ha infatti rivolto un appello specifico al consiglio comunale di Troina, chiedendo all’amministrazione locale di assumere “una chiara posizione a favore della pace e contro la guerra”.

Una richiesta che sottolinea come anche le realtà locali possano e debbano giocare un ruolo nella costruzione di una cultura di pace, partendo dal proprio territorio per contribuire a un movimento più ampio di opposizione ai conflitti armati.

La manifestazione di Troina rappresenta così un esempio di come la società civile possa mobilitarsi autonomamente su temi di portata globale, dimostrando che la pace non è solo una questione di alta politica internazionale, ma anche un impegno che nasce dal basso e coinvolge ogni comunità.



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