Truffe sui contributi comunitari, sequestrati beni per oltre 200 mila euro a due capitini

Condividi l'articolo su:

Proseguendo nell’attività di monitoraggio sull’illecita percezione dei contributi comunitari da parte di Agea, il procuratore della repubblica presso il Tribunale di Enna, Massimo Palmeri, nell’ambito delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Francesco Rio, ha dato seguito all’ordinanza emessa il 22 novembre dal Gip Elisabetta Mazza, che prevedeva il sequestro preventivo di 210 mila euro a carico di due persone residenti a Capizzi, T.C.R. e F.M.P.

L’attività di polizia è stata condotta dal personale della sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri – Unità di tutela ambientale, agroalimentare e forestale, unitamente al Nucleo investigativo dei Carabinieri di Enna e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, che hanno notificato oltre alla misura di prevenzione, anche l’avviso di conclusione indagini per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso a danno della Comunità Europea e riciclaggio di denaro di provenienza illecita, provvedimento che ha colpito oltre ai due capitini, anche due operatori dei centri di assistenza agricola.

Agli indagati, oltre alla contestazione dei suddetti reati, che ha comportato il sequestro di ingenti somme in denaro e quote di appartamenti a loro intestati, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 105 mila euro.

L’attività investigativa è ancora in corso nei confronti di centinaia di soggetti delle province di Catania, Enna e Messina.


Condividi l'articolo su: