Valguarnera, arrestato dai carabinieri un uomo condannato in via definitiva per aver appiccato l’incendio a Grottacalda e Floristella

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I militari della Stazione di Valguarnera hanno arrestato un 42enne  condannato definitivamente per aver provocato un incendio boschivo che ha interessato le zone di Grottacalda e Floristella l’8 luglio 2021. Il terribile incendio che era partito intorno all’ora di pranzo, aveva distrutto oltre 60 ettari di area boschiva demaniale e macchia mediterranea, avvicinandosi pericolosamente ad alcune abitazioni ed al Parco Minerario Floristella/Grottacalda, uno dei maggiori siti archeologici industriali di tutto il Mezzogiorno, creando ingentissimi e persistenti danni all’ambiente.

L’attività d’indagine condotta dai militari della Compagnia carabinieri di Piazza Armerina, sempre presenti con attività di pattuglia e perlustrazione in tutti i territori interessati dai numerosi incendi che, purtroppo, ogni anno devastano il nostro territorio, ha consentito dopo pochi giorni dallo spaventoso incendio di individuare il colpevole grazie anche ad un coordinato e capillare controllo del territorio sia nelle aree boschive con l’ausilio dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia che in quelle rurali più soggette al rischio, attraverso le numerose pattuglie sia con colori d’istituto che con auto civetta.

L’incendio dell’8 luglio aveva visto impegnati per lo spegnimento numerose squadre del Corpo Forestale della Regione Sicilia, Vigili del Fuoco e squadre antincendio della Protezione Civile, oltre a quattro Canadair e due elicotteri del CFRS. Le operazioni di bonifica durate parecchie ore, avevano richiesto l’intervento dei militari della città dei mosaici, impegnati sia a presidiare le zone vicine alle abitazioni per scongiurare pericoli all’incolumità dei cittadini, sia a canalizzare il traffico stradale sulla SP4, poiché le fiamme alte lambivano i bordi della strada.

La ricostruzione di quanto accaduto era stata immediata grazie anche alla presenza di Carabinieri in borghese che avevano individuato subito il piromane, che già in passato era stato denunciato per aver appiccato un incendio. Le prime risultanze investigative corroborate da un’intensa attività d’indagine tradizionale avevano consentito di acquisire ulteriori gravi indizi di colpevolezza nei confronti del cittadino di Valguarnera, che avevano permesso alla Procura della Repubblica di Enna che aveva coordinato l’attività di chiedere ed ottenere un’idonea misura cautelare restrittiva nei giorni immediatamente successivi. L’Arma dei Carabinieri, nel sottolineare le pesanti pene previste nei confronti di coloro che si macchiano di questi gravi crimini che mettono seriamente in pericolo il nostro ecosistema, oltre che l’incolumità delle persone, ricorda a tutta la comunità di segnalare al “Numero Unico di Emergenza 112” qualsiasi notizia che possa essere utile ad individuare ed assicurare alla giustizia i delinquenti che, ogni anno, distruggono il nostro territorio.



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