È stato ammesso sabato scorso, agli ordini sacri del diaconato e del presbiterato il seminarista di Valguarnera Giacomo Profeta.
La solenne liturgia, in coincidenza con la festività di San Giuseppe, molto sentita a Valguarnera, è stata presieduta dal vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana.
La vocazione di Giacomo è stata coltivata, “in punta di piedi”, ovvero senza nessuna invadenza o ingerenza, ma nell’assoluto rispetto della volontà del giovane seminarista, dal parroco della chiesa di San Giuseppe, don Enzo Ciulo.
Presenti, inoltre, alla liturgia eucaristica, don Luca Crapanzano, rettore del seminario, don Salvatore Rindone, direttore spirituale dello stesso, l’economo, don Benedetto Mallia e tutto il clero della chiesa Valguarnerese.
Accanto al vescovo i diaconi Salvatore Orlando, Filippo Marino e Mario Zuccarello.
Il presule, durante l’omelia ha parlato dell’importanza dell’“eccomi”, quindi della disponibilità di coloro che sono chiamati, in questo caso Giacomo, a fare la volontà di Dio e ad aderire incondizionatamente al suo progetto verso ciascun battezzato, quindi, specificando che la chiamata del Signore non è soltanto per coloro che giungeranno al sacerdozio o alla vita religiosa, ma per ciascun cristiano, che deve mettere a frutto i talenti, i carismi, che Dio gli ha elargito. E tutto questo in funzione della concretizzazione del progetto che lui ha nei confronti di ogni fedele.
“Io credo – ha detto Monsignor Gisana – che ci siano delle indicazioni preziose, questa sera nella Parola di Dio ( Le letture della terza domenica di Quaresima). Il Signore chiama ognuno, che spesso è inconsapevole di quello che egli vuole affidargli”.
Ed in effetti è così, il Signore chiama Mosè, un povero pastore che pensava di aver concluso la propria vita e non era consapevole dell’immensità di quanto Dio gli stava affidando; lo stava per far diventare condottiero di una nazione che avrebbe guidato verso la liberazione dalla schiavitù d’Egitto.
“In realtà la ammissione è questa. Il nostro Giacomo ha capito che il Signore gli chiedeva qualcosa di grande e lui ha risposto eccomi. Il Signore chiede a ciascuno di noi a tutti e dovremmo riporre la nostra fiducia in colui che chiede e la risposta dovrebbe essere eccomi da parte di tutti”. “Il Signore, agisce lentamente nella nostra vita, egli scava nelle nostre orecchie e ha scavato nelle orecchie di Giacomo, con pazienza, come l’acqua scava nella roccia e la erode. Sta a noi ascoltare questa sua voce dolcissima e dire a lui il nostro sì”.
Dopo essere stato benedetto dal vescovo e ammesso agli ordini sacri, Giacomo Profeta si è profuso in una profonda orazione di ringraziamento verso tutti coloro che gli sono stati e gli sono accanto in questo suo cammino vocazionale. In particolare ha ringraziato il suo parroco don Enzo Ciulo e tutti i suoi superiori del seminario, oltre che il vescovo e i familiari. Alla fine ha chiesto di pregare per il suo compagno di seminario, Lorenzo Panebianco, che è stato ammesso agli ordini, domenica a Niscemi.
Va ricordato infine che il prossimo 12 aprile saranno ammessi agli ordini, due ragazzi di Gela, Emanuele Cascino e Francesco Licata.
Mario Antonio Filippo Pio Pagaria
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