VIDEO | Migranti, ordinanza Musumeci: quarantena a bordo e aree di controllo nei porti

Condividi l'articolo su:

[ad_1]

PALERMO – Controlli sanitari anti Covid sui migranti in arrivo in Sicilia e speciali aree di controllo all’interno dei porti. Linea dura del presidente della Regione Sicilia che ieri ha firmato un’ordinanza prevedendo che tamponi e test sierologici vengano fatti a bordo delle navi. In caso di positività, la quarantena deve essere effettuata a bordo. Il governatore ha annunciato le novità in un video postato su facebook.

“ONG SAPPIANO CHE QUARANTENA A TERRA NON POSSIBILE”

“Decine di sbarchi sulle coste siciliane. Centinaia di persone che arrivano e che vengono trattate con una superficialità disarmante da parte dello Stato. Le Ong lo sappiano con assoluta chiarezza: in Sicilia la quarantena la si fa soltanto a bordo delle navi, che lo Stato deve affittare e tenere ormeggiate in rada. Sulla terraferma non è possibile”, afferma Musumeci. 

TEST SIEROLOGICI E QUARANTENA A BORDO, AREE SPECIALI DI CONTROLLO NEI PORTI

Gli accertamenti sierologici e l’estrazione dell’Rna virale attraverso il prelievo con tampone oro-rinofaringeo sui migranti che giungono in Sicilia “sono eseguiti, ove possibile, a bordo delle navi”, prevede l’ordinanza firmata ieri sera da Musumeci. L’ordinanza indica inoltre la quarantena per un periodo di tempo “non inferiore a 14 giorni” da trascorrere “a bordo della nave di arrivo ove ciò sia consentito in sicurezza”.

In alternativa, il provvedimento del governatore prevede l’utilizzo di “navi-quarantena all’uopo predisposte dalle autorità del governo centrale“.

L’ordinanza istituisce poi le “aree speciali di controllo (Asc)” nelle zone portuali di sbarco dei migranti e nelle aree limitrofe a tutti gli hotspot dell’Isola, identificate nei confini dalle prefetture competenti per territorio. L’ordinanza “vieta” l’ingresso e l’uscita dalle Asc, ad eccezione del personale autorizzato.

“CHIEDO CORDONI POLIZIA SEVERISSIMI NEGLI HOTSPOT”

“Pretendiamo controlli e cordoni di polizia severissimi negli hostpot, dai quali purtroppo gli immigrati continuano ad allontanarsi”, ha detto ancora Musumeci, criticando l’operato del ministero dell’Interno che “pensa di scaricare ogni attività sulle spalle dei prefetti, i quali poi chiamano il personale della Regione Siciliana, o sulle spalle dei sindaci – ha concluso – che poi protestano e chiedono aiuto alla Regione”.

“SERVE PROTOCOLLO PER I CONTROLLI SANITARI”

“Ci vuole un protocollo rispettato da tutti: dallo Stato, per primo, e poi dalla Regione, dalle prefetture e dalle autorità locali”. Questo “lo scopo” dell’ordinanza firmata da Musumeci, che nel presentarla ha rivolto un appello ai ministeri dell’Interno e della Sanità: “Confrontiamoci – ha affermato il governatore -. Noi abbiamo il diritto e il dovere di farlo, perché la salute di tutti, dei cittadini siciliani e dei migranti, deve obbedire a logiche precise sulle quali ognuno è chiamato a fare la propria parte”.



[ad_2]

Source link


Condividi l'articolo su: