Videosorveglianza e condominio: le regole da rispettare

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La videosorveglianza richiede l’installazione di telecamere e per fare ciò in un condominio si devono rispettare alcune regole sia per l’impianto privato sia per quello condominiale.

All’interno di un condominio si possono fare due scelte relative alla videosorveglianza:

· installazione privata;

· installazione condominiale.

Le regole da rispettare cambiano in base all’opzione scelta e qui di seguito ci sono tutte le informazioni necessarie ad affrontare questa situazione.

Impianto videosorveglianza privata o condominiale?

Come dicevamo sopra, l’impianto di videosorveglianza può essere richiesto dal singolo condomino, quindi bisogna seguire un determinato iter, oppure da tutto il condominio e a questo punto si seguono altre procedure.

Videosorveglianza privata in condominio: le regole

Nel momento in cui un privato condomino decide di installare telecamere di videosorveglianza nessuno può opporsi, a patto che rispetti le seguenti norme che aiutano a rispettare l’altrui privacy.

1. Spese per l’impianto completamente a carico del singolo condomino (tranne poi richiedere la detrazione fiscale)

2. Non si devono chiedere permessi agli altri condomini

3. Sarà responsabilità del titolare dell’impianto di sorveglianza distruggere o meno le riprese (se si appoggia ad un’azienda di sicurezza, sarà questa la responsabile delle riprese)

4. È severamente vietato riprendere zone comuni. Quindi le videocamere non potranno puntare, ad esempio, sul pianerottolo, sulle scale o sull’uscita dall’ascensore.

5. Le telecamere utilizzate devono essere posizionate in modo da poter riprendere esclusivamente le aree di propria competenza: la terrazza, la porta di casa, ecc. Se per qualche motivo strutturale le telecamere dovessero essere posizionate in modo da riprendere una piccola zona comune, sarà compito del titolare dell’impianto di videosorveglianza utilizzare delle tecniche di oscuramento delle zone a lui non pertinenti.

6. Le videocamere non possono riprendere neppure zone pubbliche come parchi, strade, piazze, ecc.

7. Nel caso di un passaggio con diritto di servitù (passaggi in cui parti terze hanno diritto di passare anche se di proprietà del titolare dell’impianto di videosorveglianza) si dovrà richiedere il consenso per le riprese.

8. Nei luoghi in cui viene attivata la videosorveglianza vanno sempre posti cartelli che avvisano della presenza delle videocamere e spiegano come vengono utilizzate le immagini.

9. È severamente vietata la condivisione delle riprese effettuate dagli impianti di videosorveglianza.

10. Se le telecamere non sono state installate tenendo conto di quanto detto, potrebbero nuocere la privacy di qualcuno. Infatti, chi si sente compromesso nella propria privacy potrà far ricorso e chiedere la modifica dell’impianto di videosorveglianza o, addirittura, l’eliminazione dello stesso.

Videosorveglianza condominiale: partiamo dal permesso

Anche nel caso d’installazione di un impianto condominiale andranno obbligatoriamente seguite alcune regole per garantire sicurezza e privacy insieme:

1. Il sistema di videosorveglianza condominiale può essere installato solo se viene approvato durante un’assemblea condominiale con il voto di maggioranza (50% più 1 dei presenti). Questa percentuale di voti positivi, però, deve rappresentare anche la metà del valore del condominio (in genere si parla di millesimi).

2. Generalmente le spese vengono suddivise tra i condomini in base ai millesimi. In alcuni casi, durante l’assemblea di condominio in cui si approva l’installazione dell’impianto di videosorveglianza, possono essere fatte scelte diverse poiché l’impianto favorisce alcuni condomini più di altri.

3. Le videocamere potranno riprendere solo le zone comuni (esattamente l’opposto dell’impianto privato). In genere sono posizionate all’ingresso di un condominio, nell’area cortilizia, ecc. ma non possono riprendere scale o androni. Le videocamere dovranno essere posizionate in modo da poter coprire la maggior area possibile e non devono riprendere lo stesso punto in più videocamere.

4. Dovranno essere affissi, in punti strategici, cartelli che indicano la presenza delle videocamere . devono sempre essere aggiornati, seguendo quanto previsto dalla legge inerente e devono indicare l’uso delle riprese, il responsabile e per quanto tempo vengono conservate.

5. Responsabile delle riprese dell’impianto di videosorveglianza di un condominio sarà l’amministratore o una persona indicata e scelta durante la riunione condominiale. Si delinea sotto la figura di Titolare del trattamento dei dati ed è l’unica persona che può visionare le riprese.

6. In genere le riprese non si conservano per periodi molto lungi. In genere (è la soluzione più diffusa) dopo 48 ore vengono cancellate.

La cosa più importante, come avrete capito, è la tutela della privacy altrui quindi è fondamentale posizionare le videocamere e i cartelli in modo da non creare nessun problema. Per non correre rischi meglio affidarsi a professionisti del settore.

 


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