Dopo nove mesi di pressioni e mobilitazione, il Comitato “Senz’Acquaenna” può rivendicare una prima importante vittoria: sarà convocata un’assemblea ATI idrico dei sindaci su richiesta di cinque comuni per discutere la questione del servizio idrico locale.
L’iniziativa ha preso avvio dalla presa di posizione del sindaco di Enna, cui hanno fatto seguito le adesioni di Agira e Valguarnera. Una mobilitazione che ha portato finalmente sul tavolo istituzionale la proposta politica di risoluzione del contratto con Acquaenna, obiettivo che il comitato persegue da mesi.
“Ebbene sì, le pressioni svolte da questo Comitato hanno sortito gli effetti sperati“, si legge nel comunicato diffuso dal gruppo di cittadini. “La volontà è finalmente quella di vedere in campo una classe politica locale che voglia davvero porsi all’ordine del giorno la rescissione del contratto con Acquaenna“.
Il comitato, formato spontaneamente dal basso senza “capi, capetti e secondi fini“, ha come unico obiettivo la tutela dei cittadini “vessati dal servizio scadente e dalle tariffe più alte d’Italia“. Un’attività svolta completamente a titolo gratuito da persone che, pur non essendo abituate alla vita politica e associativa, hanno deciso di assumersi il carico di contrapporsi a quello che definiscono “un piccolo colosso economico locale“.
Non mancano però le critiche verso chi non ha risposto alle sollecitazioni del comitato. “Tranne il sindaco di Enna, nessuno ha risposto formalmente ad una pec inviata il 28 aprile”, lamenta il gruppo, puntando il dito anche contro il Presidente dell’ATI che si sarebbe “sentito tirato per la giacchetta“.
“Possono stare tutti tranquilli – precisano dal comitato – noi non tiriamo per la giacchetta nessuno, e nemmeno tiriamo per le poltrone, cerchiamo solo di fare legittima pressione sugli organismi di governo locali utilizzando dei sacri diritti costituzionali garantiti a tutti i cittadini“.
Il comitato rivendica con orgoglio il risultato ottenuto, sottolineando come in nove mesi sia riuscito a portare all’attenzione dell’assemblea dei sindaci una questione che da venti anni non trovava sbocchi concreti. Un successo che i promotori attribuiscono ai “sacrifici di persone che hanno messo la faccia” nell’affrontare una battaglia complessa.
Ora l’attenzione si sposta sull’assemblea ATI che dovrà essere convocata. Il comitato ha annunciato che assisterà “diligentemente ai lavori” per verificare “chi davvero ha a cuore l’interesse dei propri concittadini e chi invece fa melina, aspettando che siano altri a sollevare la pietra“.
La questione del servizio idrico nell’ennese resta dunque al centro del dibattito politico locale, con i cittadini organizzati che hanno ottenuto il primo risultato concreto nella loro battaglia per un servizio più efficiente e tariffe più eque.
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