“Falso dipinto di Tiziano acquistato dal Comune di Troina (Enna). Chiederò alla magistratura di aprire un’inchiesta per capire come sia potuto accadere. Domani i dettagli in un comunicato stampa”. Sono le parole scritte da Vittorio Sgarbi sul suo profilo Facebook, con le quali il celebre critico d’arte e parlamentare annuncia l’intervento della magistratura ed annuncia una clamoroso comunicato stampa.
Vedremo nelle prossime ore gli sviluppi su questa vicenda.
Nel mese di luglio del 2016 fu inaugurata a Troina una mostra “Omaggio a Tiziano. Capolavori a confronto”, in esposizione alla Torre Capitania.
L’evento – organizzato dal Comune con il patrocinio dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale, dell’Assemblea Regione Siciliana, dell’Assessorato Regionale al Turismo e di quello ai Beni Culturali, vide l’esposizione al pubblico di cinque celebri dipinti: il “Ritratto di Paolo III col camauro”, del 1543, e il “Ritratto di Dama”, della metà del Cinquecento, di Tiziano Vecellio; la “Madonna delle rose in trono”, della seconda metà del Cinquecento, dei fratelli ticinesi Aurelio e Giovanni Pietro Luini; il “Ritratto d’uomo, ufficiale ignoto”, del 1626, del pittore fiammingo Jan Anthonisz van Ravesteyn; l’ “Ecce Homo”, del primo quarto del Cinquecento, degli eredi della Bottega di Antonello da Messina.
Ed è proprio l’opera il “Ritratto di Paolo III col camauro”, del 1543 oggetto della critica di Vittorio Sgarbi.
Sergio Leonardi è un giornalista nato a Messina. Laureato nel 1992 in Economia e Commercio. Con la passione per la statistica, informatica, storia, sport e politica. Tra i fondatori di telenicosia.it