La nicosiana Marcella Randazzo candidata alle EuroParlamentarie del M5S

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È nata a Palermo trentaquattro anni fa, ma vive e lavora a Nicosia, Marcella Randazzo, una delle candidate  alle EuroParlamentarie sulla piattaforma del sistema operativo Rousseau del Movimento 5 Stelle.
Parla inglese e francese, ha frequentato anche una scuola londinese accreditata dal British Council, ha conseguito nel 2011 la laurea specialistica in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche ed oggi esercita la professione di farmacista.
Ha iniziato il percorso per diventare attivista pentastellata nel 2015, seguendo attivamente da allora tutte le competizioni elettorali regionali e nazionali ed impegnandosi molto anche a livello locale. A Nicosia, è stata eletta per l’ anno 2018 organizer dal gruppo locale “Meetup Nicosia 5 Stelle”.
Così si legge sul suo profilo facebook :
<<Ho deciso di dare il mio contributo in modo “sano” al progetto di cambiamento del M5S e di affrontare questa nuova sfida per l’Europa e per il mio Paese. Credo che sia fondamentale portare avanti battaglie per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità insulare che sono la vera identità dei nostri territori.
(…)
Alcuni fattori chimico-fisici stanno variando l’equilibrio dei parametri ambientali e di fatto, sono i responsabili degli accelerati e devastanti cambiamenti climatici del pianeta e della perdita della biodiversita’. Per questo mi piacerebbe impegnarmi a comprendere e studiare da vicino quei fattori responsabili valutando soluzioni efficaci soprattutto da un punto di vista scientifico.
Credo che sia importante favorire la ricerca di nuovi antibiotici chemioterapici ed il contenimento della farmaco-resistenza ed e’ su questo argomento che verte una mia proposta di legge caricata sul sistema Rousseau.
Questo mi ha portato ad aggiornarmi sulla legislazione italiana in vigore e su quella europea in materia di farmaci e ricerca scientifica.
(…)
L’Europa e l’Italia in primis, oggi, avrebbero estremo bisogno di valorizzare le idee innovative dei nostri giovani ricercatori che con passione dedicano tempo allo studio e sono costretti a fuggire oltreoceano dove vengono premiati e riconosciuti come eccellenze. La forza di un paese che vuole farsi spazio in Europa e nel mondo e’ quella di valorizzare queste competenze e sostenerle a livello comunitario con progetti e finanziamenti adeguati.
Gli stati membri hanno, per me, una grossa responsabilita’ nei confronti del problema dei flussi migratori.
E’ necessario costruire l’Europa dei popoli, che ci sia un filo conduttore marcato tra tutti gli Stati membri appartenenti all’Unione da cui possa scaturire un maggiore senso di rispetto, di appartenenza e di solidarieta’ tra gli abitanti del Continente Europeo.
E’ necessario, a mio avviso, indirizzare le politiche europee verso una sorta di “terapia personalizzata” per ogni Paese, che tenga conto e valorizzi gli elementi distintivi di ognuno di essi facendo in modo che l’Europa possa diventare un trampolino di lancio e un volano per l’economia italiana e che avvii un processo di cambiamento.>>

 


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