A Capizzi intrapresa la vertenza sindacale Uil-Fpl per il recupero e il pagamento dei salari accessori ai dipendenti comunali

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Resta tuttora irrisolta la questione dei salari accessori dovuti per gli anni pregressi (2017-2018-2019-2021-2022) ai dipendenti del comune di Capizzi.

I vari tentativi avviati dalla organizzazione sindacale Uil-Fpl, tramite il dirigente provinciale, Pasquale Calandra, sono finora naufragati nel nulla, nonostante le promesse, gli impegni assunti dall’amministrazione comunale, e gli accordi decentrati sottoscritti in sede di delegazione trattante.

Un nutrito gruppo di dipendenti aderenti alla Uil-Fpl, intenzionati a rivendicare i loro diritti, ottenere la liquidazione delle indennità arretrate, assicurarsi corrispettivo dei buoni pasto, trovare soluzioni e certezze in ordine alle procedure indirizzate alle progressioni economiche orizzontali, si è riunito questa mattina in assemblea sindacale volta a non perdere una parte del loro salario.

Partecipante alla riunione il loro rappresentante dirigente Uil, Pasquale Calandra, e l’Avv. Fulvio Licari, Civilista e amministrativista, specialista in diritto del lavoro, cui è stato affidato l’incarico di proporre, valutata ogni circostanza, adeguato esercizio vertenziale a tutela degli interessi giuridici degli istanti lavoratori.

In sede di discussione è emersa la criticità economica in cui versa l’ente locale capitino.

Pasquale Calandra, nella sua esposizione della vertenza dichiara: “Disattendere gli accordi sottoscritti che impegnano l’amministrazione con i Sindacati, non è etico, è antisindacale, ed è assurdo pretendere prestazioni lavorative senza la corresponsione della legittima retribuzione ai dipendenti, è evidente che trattandosi di un credito alimentare maturato negli anni, a seguito di attività lavorativa, lo stesso debba avere priorità su tutto il resto”.

La vertenza è la conseguenza di un atteggiamento che tende a rimandare la questione salariale ed è necessario, per evitare possibili prescrizioni dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, procedere con immediatezza all’azione vertenziale.”

La possibilità oggettiva, non immediata, per pagare i salari accessori arretrati è appesa a un “avanzo di amministrazione vincolato”, prioritariamente destinato per la copertura dei debiti fuori bilancio e alla salvaguardia e risanamento degli equilibri di bilancio.

Carmelo Loibiso


 


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