La cittadina di Cerami ha onorato il 25 maggio la sua antica tradizione legata al culto di San Michele Arcangelo, venerato come il liberatore dell’isola dalla dominazione araba durante la famosa “Battaglia di Cerami” dell’anno 1063.
La solenne processione, organizzata dall’Arciconfraternita di San Michele, ha visto sfilare per le vie del paese il prezioso fercolo settecentesco raffigurante l’Arcangelo Michele, capolavoro ligneo dello scultore gangitano Filippo Quattrocchi.
La statua, custodita nella chiesa Madre di Sant’Ambrogio dopo che l’antica chiesa di San Michele venne dichiarata inagibile nel dopoguerra, è stata portata a spalla dai confratelli al suono della banda musicale “Giuseppe Verdi” di Cerami.
Tra momenti di preghiera e l’offerta tradizionale dei biscotti ai fedeli, la processione ha fatto tappa davanti alla chiesa di San Sebastiano, protettore della comunità ceramense e presso l’abbazia di San Benedetto, sede dell’Arciconfraternita di San Michele.
Al rientro nella chiesa madre, i portatori del fercolo hanno corso a passo di carica su per la salita del sagrato, mentre San Michele veniva accolto da un grandioso spettacolo pirotecnico e la benedizione finale impartita dal parroco don Gaetano Giuffrida.
L’evento ha richiamato numerosi fedeli e visitatori, celebrando il forte legame di Cerami con la figura dell’Arcangelo Michele, testimoniato dall’enorme folla che ha circondato il fercolo al rientro nella chiesa madre.
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