Il consiglio comunale di Nicosia affronta le sfide del settore agro-zootecnico ed approva all’unanimità due mozioni

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Il 15 aprile, il consiglio comunale di Nicosia è diventato il palcoscenico di una protesta che sta scuotendo il settore agro-zootecnico. Francesco La Giglia, consigliere comunale e promotore delle recenti manifestazioni, ha presentato due mozioni d’indirizzo, che sono state discusse e approvate all’unanimità.

La Sicilia ed in particolare il territorio nicosiano hanno una forte tradizione storica, culturale e professionale nell’agro-zootecnia. Pertanto, si considera un dovere civico e morale difendere le migliaia di aziende, cittadini e consumatori.

Le proteste che coinvolgono il settore agro-zootecnico e i consumatori stanno emergendo in Sicilia, Italia ed Europa. Tuttavia, la classe politica locale e nazionale sembra mostrare una certa inefficacia e disinteresse verso le problematiche che affliggono da anni il settore agroalimentare e zootecnico.

La prima mozione mette in luce una serie di problematiche e criticità sollevate dai manifestanti durante le proteste, tra cui l’emergenza legata alla commercializzazione di farine di grilli, a discapito della produzione locale di farine derivate da grano duro, grano tenero e grani antichi. Si denuncia anche l’eccessivo costo dei terreni demaniali e dei combustibili agricoli, l’aumento dei costi delle sementi e dei concimi e la diminuzione del prezzo di vendita di cereali come il grano.

Inoltre, si sottolinea la grave crisi causata dalla siccità che ha colpito duramente le annate 2022/23 e 2023/24, causando seri problemi di approvvigionamento di foraggi e pascoli per le aziende. Si lamenta la lentezza e i ritardi burocratici nelle procedure di erogazione dei fondi pubblici destinati al settore agricolo, nonché la mancata percezione di misure di sostegno da parte degli allevatori e agricoltori siciliani.

Le criticità non si limitano all’ambito agricolo, ma coinvolgono anche i servizi veterinari, accusati di applicare procedure costose e scomode per gli operatori zootecnici. Si denunciano le normative veterinarie rigide, che impongono costi elevati per i prelievi e comportano danni economici e logistici per le aziende.

Tra le richieste avanzate, si chiede l’istituzione e il riconoscimento del marchio “Made in Sicily”, un provvedimento per contrastare lo spopolamento delle zone rurali e il rafforzamento delle misure di controllo dei prezzi dei prodotti esteri. Si chiede inoltre un intervento immediato per affrontare l’emergenza causata dalla siccità e per sostenere le aziende colpite, stabilendo criteri chiari e rapidi per l’erogazione dei fondi di emergenza.

Il consigliere La Giglia ha ricordato che queste istanze sono state illustrate recentemente alla commissione Agricoltura all’ARS. La mozione approvata sarà trasmessa ai governi regionale, nazionale ed europeo. La speranza è che queste richieste urgenti ricevano l’attenzione e l’azione necessarie per affrontare le sfide che affliggono il comparto agro-zootecnico e garantire un futuro sostenibile per le aziende e i consumatori.

A marzo, il consigliere comunale Francesco La Giglia aveva presentato una seconda mozione d’indirizzo rivolta al sindaco Luigi Bonelli, alla giunta comunale e al consiglio di amministrazione della ASSP di Nicosia. L’oggetto della mozione era l’esonero del pagamento dei canoni di locazione dei terreni di proprietà della ASSP di Nicosia per l’anno 2024.

La mozione mette in evidenza che, nonostante le ripetute promesse dell’amministrazione comunale di rivedere i costi dei canoni, non sono stati ancora presi provvedimenti concreti. Si sottolinea che la vicepresidente della ASSP, Santina Lo Votrico, ha proposto una delibera per l’annullamento di una semestralità dei canoni di affitto dei terreni di proprietà della ASSP, ma questa proposta non è stata approvata a causa della mancanza di numero legale.

Il 20 febbraio 2024, il governo regionale ha approvato un decreto che prevede l’esonero dei pagamenti dei canoni di affitto delle superfici a pascolo pubblico per l’anno 2024 di proprietà del demanio forestale. Tuttavia, la Regione non ha previsto alcuna disposizione rivolta agli enti locali per esonerare il pagamento dei canoni di affitto dei terreni di proprietà dei Comuni e/o Silvo Pastorali.

La mozione presentata da La Giglia, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, impegna il sindaco, l’assessore all’Agricoltura e l’intera giunta comunale a predisporre e approvare una delibera che dia mandato al cda della ASSP di Nicosia per deliberare l’esonero dei canoni di affitto dei terreni per l’anno 2024.

Durante il dibattito, il consigliere La Giglia ha chiarito di essere detentore in affitto di un lotto di proprietà dell’ASSP di Nicosia e che, sebbene potrebbe beneficiare dell’esonero, intende rifiutarlo per evitare strumentalizzazioni politiche. Durante la votazione, sia il consigliere La Giglia che il consigliere Pino Bonelli, anch’egli detentore di un lotto, si sono astenuti.

Questa iniziativa mira a fornire un sollievo economico agli allevatori e agli agricoltori nicosiani, afflitti dalle difficoltà causate dalla siccità, dalla mancanza di foraggio e dalle problematiche legate alla percezione delle misure di sostegno. Si auspica che l’amministrazione comunale agisca tempestivamente per rispondere alle esigenze urgenti del settore agro-zootecnico locale.

Il consigliere comunale Francesco La Giglia ha espresso soddisfazione per la discussione e l’approvazione di queste due mozioni in aula. In particolare, per quanto riguarda i canoni d’affitto, spera che questa volta l’amministrazione comunale e il cda dell’ASSP di Nicosia prendano in considerazione la decisione del consiglio comunale e adottino questo provvedimento di sgravio.



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