Nicosia, finanziato dalla Regione con circa due milioni di euro il progetto di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area dell’ex monastero di Santa Domenica

Condividi l'articolo su:

Il primo giugno l’Assessorato regionale Infrastrutture e mobilità ha finanziato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza, riqualificazione infrastrutturale e urbana dell’area dell’ex monastero di Santa Domenica.

L’11 aprile 2022 con una delibera di giunta l’amministrazione comunale aveva approvato un progetto esecutivo si trattava in pratica di una rivisitazione dello stesso progetto he fu approvato con la delibera di giunta 137/2021 dell’8 settembre 2021. Il progetto nel mese di giugno 2021 era stato realizzato dall’architetto Felice Castrogiovanni e prevede lavori con la nuova revisione dei prezzi per un importo complessivo di 1.900.000 euro.

Sodisfatto per il finanziamento ottenuto l’assessore Nando Zappia che dichiara: “Dopo decenni di abbandono e incuria raccogliamo i frutti di un lavoro che richiede programmazione e tenacia. I fondi serviranno per ridare alla comunità di Nicosia uno dei più importanti e significativi monumenti, strappandolo al degrado e restituito al decoro. Un intervento che permetterà, inoltre, di mettere in sicurezza un’intera area con la creazione di spazi polifunzionali all’aperto. Desidero ringraziare l’assessore regionale Marco Falcone, il sindaco, l’amministrazione comunale ed il consiglio comunale che hanno creduto fortemente in questo progetto. Un ringraziamento al progettista, l’architetto Felice Castrogiovanni e, in particolare,  l’ufficio tecnico che ha lavorato e continua farlo per poter raggiungere altri importanti obiettivi”.

L’intera area attualmente si trova in stato di abbandono e degrado. Fino alla fine degli anni 60 sorgeva una chiesa ed un convento del XVIII secolo, che furono danneggiati dal terremoto del 1967 e devastati successivamente da un errore progettuale nel 1975, quando il prospetto principale della chiesa fu demolito e ricostruito. Fu costruito un muro in cemento armato, su cui si dovevano montare le pietre originali della facciata, ma ci si accorse che il muro sporgeva oltre la sua originale delimitazione, per cui le pietre montate avrebbero invaso parte della carreggiata. I lavori furono bloccati e solo nel 2011 dall’amministrazione Catania fu presentato un progetto, con il “Por Sicurezza”, che destinava l’area per la realizzazione di un museo del dialetto gallo-italico.

Il finanziamento permetterà di eseguire una serie di lavori che metteranno in sicurezza questo bene architettonico, ricadente in piano centro storico, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità. Senza questi lavori urgenti l’intera area subirebbe un peggioramento delle condizioni di stabilità a causa degli agenti atmosferici e i consistenti ammaloramenti potrebbero evolversi e causare problemi di ulteriori cedimenti trasformandoli in potenziali pericoli.

 


Condividi l'articolo su: