Nicosia, uomo condannato per violenza sessuale

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Avv. Filippo Giacobbe

Si è conclusa con la condanna in primo grado a tre anni di reclusione ed al pagamento delle spese processuali, la vicenda di una donna nicosiana offesa, maltrattata e violentata dal convivente. La sezione penale del Tribunale di Enna in composizione collegiale, ha condannato l’uomo oltre ai tre anni di reclusione ed alle spese processuali anche all’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno; interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e perdita del diritto agli alimenti ed esclusione dalla successione della vittima. Inoltre, è stato condannato a rifondere le spese processuali sostenute dalla vittima, che in separata sede civile avrà diritto al risarcimento del danno.

La vicenda penale si è svolta a Nicosia e risale al 2018. L’uomo, molte volte in stato di ubriachezza, ripetutamente ed anche davanti alle figlie, maltrattava con urla, ingiurie e lanci di oggetti la compagna con la quale conviveva “more uxorio”. Nel mese di novembre 2018 l’uomo visibilmente ubriaco tentava di violentarla sessualmente, ma la vittima si opponeva ed urlava, il tentato stupro avveniva davanti ad una delle figlie minorenni. Durante il processo, grazie anche a racconti e testimonianze, il tentativo di violenza sessuale si è trasformato in una vera e propria violenza sessuale aggravando di fatto la posizione dell’uomo. Sempre nel mese di novembre 2018 la vittima subiva davanti alle figlie minorenni, delle lesioni personali. Tra i reati ascritti all’uomo anche quello di aver fatto mancare i mezzi di sussistenza alle figlie minori contribuendo in modo insufficiente alle spese di mantenimento.

Soddisfatto per l’esito del processo e per la sentenza di primo grado il difensore della vittima, l’avvocato Filippo Giacobbe: “E’ stato un processo che si è concluso velocemente, grazie anche alle due udienze mensili ed in questo periodo abbiamo prodotto diverse testimonianze, fondamentali per l’esito. Ringrazio il collegio giudicante per aver prestato un’attenzione particolare alle vicende di questo processo, che ha visto convolti anche dei minori”.

 


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