Nuova PAC. Fabio Venezia (PD): “Allevamenti equidi esclusi da premialità degli ecoschemi, assessore intervenga per non penalizzare il comparto” 

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Il paziente lavoro di recupero di razze autoctone per il ripopolamento di cavalli e asini in pericolo di estinzione, messo in pratica da centinaia di allevatori siciliani, rischia di essere spazzato dall’esclusione degli equidi (asini e cavalli) dalla premialità prevista dalla PAC 2023-2027) deliberata  dal consiglio europeo e che entrerà in vigore già a partire dal prossimo 1 gennaio”. Fabio Venezia, parlamentare regionale del Partito Democratico, raccoglie il grido di allarme degli allevatori siciliani e chiede chiarimenti con un’interrogazione parlamentare, sottoscritta anche da tutti i deputati regionali del PD e rivolta all’assessore regionale all’Agricoltura.

Il piano strategico per la PAC (PSP) – aggiunge il parlamentare democratico – prevede 5 ecoschemi, uno dei quali rivolto al benessere animale per l’allevamento di bovini da latte e da carne, bufalini, vitelli a carne bianca, suini, ovini e caprini. Salta subito all’occhio l’immotivata esclusione degli equidi che in Sicilia rischia di mettere in crisi gli allevamenti di asini e cavalli che negli ultimi anni sono aumentati contribuendo, tra l’altro, alla salvaguardia di razze in via di estinzione come gli asini ragusani, grigi e panteschi e i cavalli sanfratellani. L’assessore all’Agricoltura – conclude – illustri al più presto quali iniziative intenda adottare per l’inserimento degli equidi nell’ecoschema 1 della nuova Politica Agricola Comune 2023-2027, quali provvedimenti intenda adottare per la salvaguardia degli allevamenti di cavalli e asini Sicilia e per venire incontro alle richieste degli allevatori siciliani”.

 


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