Enna, il 10 maggio porte aperte alla Torre di Federico per il convegno internazionale federiciano, la mostra Svevo Contemporaneo e il primo round di giochi medievali

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Il 10 maggio si aprono le porte alla cultura in quella che Andrea Camilleri definisce come la “dimora dei poeti della Scuola poetica siciliana”. La Torre di Federico di Enna, infatti, sarà la location d’eccezione della prima giornata del convegno internazionale “Federico II: culture, tradizioni, immagini”, che proseguirà anche venerdì mattina nell’aula pettinato dell’ateneo ennese. E accoglierà anche la mostra di arte contemporaneo “Svevo Contemporaneo”, mentre i suoi spazi esterni faranno da cornice all’apertura del Palio federiciano.

Il convegno, fortemente voluto dalla presidente della Casa d’Europa Cettina Rosso e dalla presidente del Centro studi Federico II Paola Rubino, è organizzato da Pietro Colletta, preside del corso di laurea in Lettere dell’università Kore di Enna, per conto della stessa UniKore e in collaborazione con l’Ersu Enna: “La nostra università – spiega Colletta – si sta impegnando concretamente nel radunare a Enna i dieci maggiori specialisti del regno di Federico II che verrà analizzato sotto diverse prospettive, dall’amministrazione pubblica alla storiografia, dalle cronache alla lingua letteraria, dalla storia dell’arte all’archeologia. Questa è la dimostrazione che per portare avanti la cultura bisogna collaborare a tutti i livelli”.

Si parte alle 15 con i saluti istituzionali del rettore della Kore Giovanni Puglisi, il presidente dell’ateneo Cataldo Salerno, il preside della facoltà di Studi classici, linguistici e della formazione Giombattista Amenta, il sovrintendente ai Beni culturali di Enna Salvatore Gueli, il sindaco Maurizio Dipietro, seguiti da Cettina Rosso e Paola Rubino.

La prima sessione di studi delle 15.30 sarà presieduta da Federico Martino (università di Messina). Fulvio Delle Donne (università della Basilicata) parlerà di “Retorica latina e organizzazione del sapere alla corte di Federico II”,

Horst Enzensberger (università di Bamberg) illustrerà il tema “Tra cancelleria e Magna Curia. L’assetto amministrativo del Regno di Sicilia”, mentre Marino Zabbia (università di Torino) racconterà di “Memorie mutevoli. Federico II nelle cronache genovesi (secc. XIII-XV)” e Colletta presenterà la sua prospettiva su “Gugliemo II e Federico II nelle cronache del regno: un re buono e uno dimenticato?”. Subito dopo ci sarà spazio per il dibattito e in chiusura l’esibizione musicale di Enrico Coppola e Giuseppe Di Bella sul comune progetto “Il tempo e la voce”.

A partire dalle 18 la villa Torre di Federico farà da cornice all’apertura dei giochi medievali che gli otto quartieri storici di Enna (U Pupulu, Sant’Agustinu, Beddivirdi, San Pitru, U Sarbaturi, I Funnurisi, A Chiazza e San Tumasi) si disputano per la conquista del Palio Federico II.

Nello specifico, si giocherà la gara del tiru cȗ firru di cavaddru (tiro del ferro di cavallo) che sarà preceduta dal corteo delle squadre dei quartieri da viale IV Novembre e dal solenne giuramento dei capitani. A condurre la sessione dei giochi sarà Giuseppe Castronovo, coordinatore del palio.

Alle 19.30 nelle sale della Torre di Federico verrà infine inaugurata la mostra “Svevo Contemporaneo 3 X 8 artefatti di moda / pittura / graphic design, organizzata dall’Accademia di Belle arti di Catania per volontà della Casa d’Europa e curata da Vittorio Ugo Vicari, con il coordinamento didattico di Gianni Latino, Liliana Nigro, Carmen Cardillo e Daniela Costa.

“La mostra – spiega il curatore – prende spunto dal numero otto che segna in pianta il più importante monumento medievale della città di Enna, la Torre di Federico. Tale stringente numerologia imponeva scelte conseguenti, nel tentativo di restituire ai linguaggi contemporanei la grande tradizione isolana”. Questa è la ragione per cui, da docente di Storia dell’arte contemporanea e di Storia della moda, Vicari ha orientato lo sguardo alla produzione di tre per otto artefatti contemporanei, opera di ventiquattro allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania così distribuiti:

Pittura: Massimo Alfonzetti, Davide Nebraska Failla, Gregorio Giarrusso, Barbara Giummo, Pamela Lanza, Maria Parisi, Laura Scalia, Clara Tumino.

Moda: Martina Barbagallo, Antonio Boncori, Daniele Di Grazia, Martina Giuffrida, Nicoletta Laneri, Flavia Lecci, Miriam Nicolosi, Roberto Vinciguerra.

Graphic design: Dario Buccheri, Selene Cardaci, Anna Compagnone, Tatiana Consoli, Maria Costanzo, Maria Gaia Cravotta, Grazia Cucinotta, Paola Di Stefano, Ester Ferrigno, Federica Gasparini, Silvio Milano, Luigi Novello, Massimo Orlando, Simone Pappalardo, Gianluca Santoro, Roberta Tirrò.

Tutti i materiali e le fonti proposti in mostra sono documentate in video-arte da Filippo Distefano e Mirko Olandese.

Le opere di pittura sono concepite in grande formato, riprendendo nelle intenzioni la tradizione ecclesiale delle cortine pasquali, su tele di cotone greggio, non preparate e dipinte a grandi campiture in monocromia, poi lumeggiate di bianchi e di azzurri. Sono ispirate a fonti iconografiche che illustrano episodi della vita e dell’opera di governo di Federico II di Svevia.

Quelle di moda sono realizzate nella medesima tela, prendendo spunto da cartamodelli di abiti maschili e femminili di età romanica e gotica, e da fonti iconografiche o materiali che illustrano le magnificenti manifatture normanno-sveve.

Quelle di graphic design traggono spunto da un recente e importante progetto discografico di Giuseppe Di Bella ed Enrico Coppola, “Il tempo e la voce” (2015), che ha avuto il merito di riportare in auge la lingua isolana traducendo dodici canzoni della Scuola poetica siciliana, con un contributo autoriale di Fabio Leone.

La mostra sarà visitabile, con ingresso gratuito, fino a domenica 13 maggio.


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