Cgil e Uil avviano a Enna la raccolta firme per il “No” all’autonomia differenziata

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“L’Autonomia differenziata, un’inquietante promessa di Italia dilaniata. Il governo Meloni si preoccupi di eliminare le ingiustizie e i ritardi che dividono già oggi il Paese penalizzando Enna, la Sicilia, il Meridione. E il governatore Schifani si ricordi di essere il presidente di questa regione”.

Lo hanno dichiarato il segretario della Cgil Enna, Antonio Malaguarnera, e il coordinatore con delega su Enna per la Uil Sicilia e Area Vasta, Enzo Savarino, la mattina del 20 giugno in piazza Europa nel capoluogo impegnati nella raccolta firme per dire “no” alla riforma Calderoli e chiedere che il presidente della Regione, Renato Schifani, ritiri il suo appoggio all’Autonomia differenziata. L’iniziativa sarà ripetuta venerdì 30 dalle 9 alle 13 in zona Mercato a Leonforte.

Sono molte le ragioni che ci preoccupano e ci spingono a contestare la riforma Calderoli – spiegano gli esponenti sindacali – Rischiamo, ad esempio, che vengano esasperate criticità e carenze del sistema sanitario isolano a causa delle quali ogni anno migliaia di siciliani sono costretti ai viaggi della speranza nelle regioni del centro-nord o a rinunciare a cure e accertamenti di importanza vitale. Anche l’Istruzione pubblica è minacciata, perché si vuole compromettere il sistema nazionale di Istruzione che rappresenta una delle prime garanzie di una democrazia degna di questo nome”.

Concludono Cgil e Uil: “Ribadiamo che, prima di parlare di Autonomia differenziata, bisogna garantire su tutto il territorio nazionale stesse occasioni e medesime condizioni di vita. Oggi, Enna e la Sicilia sono lontane dall’avere pari opportunità con il resto del Paese in fatto di infrastrutture materiali e immateriali, di lavoro stabile e dignitoso, di esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Davvero, presidente Schifani, non vuole proprio ripensare la sua adesione a questa cosiddetta riforma?



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