In Sicilia, Italia, e in tutta Europa, il settore agro-zootecnico e i consumatori stanno levando la voce attraverso manifestazioni di protesta, esprimendo un profondo disagio nei confronti delle politiche agricole attuali. Questo movimento di protesta, che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di cittadini, allevatori, agricoltori e consumatori, riflette una serie di problematiche che affliggono il settore agro-alimentare e zootecnico, nonché i consumatori stessi.
Il 10 febbraio a Nicosia, si è svolta una manifestazione del settore agro-zootecnico. Questo evento è stato organizzato da Francesco La Giglia, Giacomo Iraci Cappucinello, Mario Rizzo e Placido Iudicello, responsabili del Movimento “I Nebrodi e le Madonie alzano la voce”. Durante l’evento, è stato redatto un documento, firmato da centinaia di agricoltori e allevatori. Questo documento è stato poi inviato alle più alte istituzioni europee, nazionali e regionali. Nel documento non solo vengono esposte le ragioni della protesta, ma vengono anche formulate delle proposte concrete.
Le proteste evidenziate nel documento mettono in luce una serie di questioni critiche:
– Inefficacia e disinteresse politico: i rappresentanti del settore agro-zootecnico lamentano un’inefficacia e un disinteresse da parte della classe politica europea, italiana e siciliana riguardo alle problematiche che da anni attanagliano il settore.
– Problemi economici e ambientali: tra le problematiche sollevate vi sono il deprezzamento del prezzo di vendita del grano e di altri cereali, l’aumento dei costi del grano da semina, delle sementi e dei concimi, l’aumento dell’IRPEF sulle aziende agricole e allevamenti e l’aumento del prezzo del carburante agricolo.
– Sfide legate alla PAC e alla siccità: le proteste evidenziano anche lo sconvolgimento causato dalla nuova programmazione della Politica Agricola Comune (PAC), la siccità delle annate 2022/23 e 2023/24 e la scarsa qualità e quantità dei foraggi a causa delle piogge persistenti.
– Carenze nei servizi veterinari: vi sono critiche riguardo ai costi eccessivi dei bollettini per i prelievi veterinari, le modalità di svolgimento dei prelievi, e le norme di polizia veterinaria considerate spietate.
Le richieste avanzate dai rappresentanti di agricoltori e allevatori sono molteplici e mirano a un sostegno concreto al settore:
– Agevolazioni alla produzione locale: si chiede l’agevolazione alla produzione di carni nostrane allevate con prodotti biologici e di farine derivate da grano duro, grano tenero e grani antichi.
– Revisione dei prezzi e delle tasse: viene richiesta una revisione dei prezzi all’ingrosso, un aumento e mantenimento del prezzo del grano, l’annullamento dell’IRPEF sulle aziende e sugli allevamenti, e la riduzione del prezzo del gasolio agricolo.
– Supporto finanziario e normativo: le richieste includono lo stanziamento immediato di fondi per le aziende colpite dalla siccità, la rivisitazione della PAC, e l’immediata attivazione di fondi per misure quali Pac, compensativa, biologico e Sic.
Le proteste nel settore agro-zootecnico evidenziano una crisi profonda, alimentata da una percezione di abbandono da parte delle istituzioni e da politiche non allineate con le esigenze reali del settore. Le richieste avanzate mirano a un riconoscimento maggiore delle difficoltà affrontate dagli agricoltori e dagli allevatori e a un sostegno concreto per garantire la sostenibilità e il futuro del settore agro-alimentare e zootecnico.
Francesco La Giglia, uno degli organizzatori della protesta a Nicosia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Esprimo la mia gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione di protesta a Nicosia, nonostante le condizioni meteorologiche avverse. Estendo il mio ringraziamento anche a coloro che hanno partecipato ai sit-in di protesta attivati in tutta la Sicilia. Con il documento che abbiamo redatto e firmato, intendiamo sollecitare l’attenzione di coloro che ci rappresentano e che detengono il potere decisionale sulle nostre sorti. Abbiamo inviato questo documento alle massime istituzioni europee, nazionali e regionali, con l’obiettivo di ottenere l’opportunità di essere ascoltati in queste sedi e di discutere delle problematiche che affliggono il settore agro-zootecnico, al fine di indurre un cambiamento radicale nelle politiche agricole. Come cittadino, esprimo la mia delusione per l’assenza totale dell’amministrazione comunale, e in particolare dell’assessore all’Agricoltura, Nino Mancuso Fuoco, durante il sit-in di protesta a Nicosia. La loro assenza ha dimostrato una mancanza di vicinanza alle istanze del settore agro-zootecnico. Critico in particolare l’assessore comunale Mancuso Fuoco, che quotidianamente pubblica proclami vuoti e infondati sui social media, lodando l’assessore regionale Luca Sammartino, che a mio avviso è il meno competente degli ultimi 30 anni, e a causa del quale tutte le azioni dell’assessorato regionale all’Agricoltura sono in stallo. Questa è una difesa di una classe dirigente che in questi giorni è stata messa sotto accusa dal mondo agricolo”.
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