L’istituzione del Policlinico universitario a Enna sta destando non poche polemiche politiche, soprattutto per l’ipotesi che non sia la città di Enna ad ospitarlo, ma bensì le città di Agrigento e Caltanissetta con la proposta del Policlinico diffuso, un unicum che in Italia non ha alcun precedente.
Un gruppo di cittadini ennesi da qualche giorno ha messo in piedi una petizione con una raccolta firme indirizzata al presidente della Regione siciliana, alla giunta regionale, all’assessore regionale alla Salute, alla deputazione nazionale e regionale, al presidente dell’Assemblea dei sindaci dell provincia di Enna e al sindaco del Comune di Enna.
L’oggetto della petizione è: “Enna, sede del corso di laurea in Medicina e chirurgia presso Kore e della Università di Medicina e Farmacia Dunarea de Jos, sede naturale del Policlinico”.
Per gli autori della petizione il progetto per la riconversione dell’Ospedale Umberto I di Enna in Policlinico è una scelta obbligata e connessa alla presenza dell’Università Kore, quarto polo universitario in Sicilia.
Enna è una delle poche città d’Italia che ha ben due facoltà di Medicina, con Medicina e chirurgia presso Università Kore, accreditata con decreto del Ministro dell’Università e Ricerca del 14 luglio 2020 n. 308 ed attivata sulla base del protocollo d’intesa del 30 marzo 2020, tra Università e Regione siciliana e Farmacia Dunarea de Jos, con oltre 500 studenti e, di prossima istituzione, Scienze infermieristiche.
“La facoltà di Medicina e Chirurgia, autonoma e presente ad Enna, è condizione necessaria e sufficiente perché l’Ospedale Umberto I di Enna diventi Policlinico: il territorio cittadino e provinciale è pronto e strutturato per accogliere una siffatta realtà complessa”. Scrivono nella petizione i cittadini ennesi.
Gli studenti devono svolgere le attività di didattica e ricerca, formazione e tirocinio nel territorio, sede dell’Università; sulla base della normativa prevista dal D.lgs 502/92 e dal d.lgs 517/99 l’Azienda sanitaria di riferimento per l’Università Kore non può che essere quella di Enna, ove insiste, ai sensi dell’art. 4, comma 6, del d.lgs 502/99, la prevalenza del corso formativo della Facoltà di Medicina. Enna ed il suo territorio provinciale vantano anche la presenza dell’ I.R.C.C.S., Associazione Oasi Maria SS. ONLUS di Troina, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico ed i tre presidi ospedalieri del Chiello, del Basilotta e del Ferro Branciforti, che completano un’offerta sanitaria articolata e complessa.
Nonostante queste premesse il progetto per il Policlinico, già in fase avanzata, essendo stato già approvato il protocollo d’intesa con delibera di giunta regionale, si è, inspiegabilmente, arenato, per un incomprensibile, quanto immotivato, progetto che vorrebbe accomunare realtà diverse, con ipotesi non contemplate dalla normativa vigente, dimenticando un elemento fondamentale: Enna, a differenza di altre realtà, sedi distaccate di Università, è sede del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, presso Università Kore.
I cittadini firmatari non accettano soluzioni di compromesso e alternative ipotesi, per soddisfare sterili ed incomprensibili ragioni campanilistiche, che dovrebbero essere rivolte verso le Università di riferimento.
Con la petizione elevano formale protesta nei confronti delle istituzioni, non accettando soluzioni diverse dalla scelta di Enna, quale sede naturale del policlinico di riferimento per l’Università Kore di Enna, facoltà di Medicina e chirurgia, in attuazione di quanto già deliberato dalla giunta regionale.
I firmatari della petizione chiedono alle istituzioni un immediato intervento e ad ognuno di essi, per le rispettive competenze, di dare corso a tutte le attività propedeutiche, necessarie ed essenziali atte a far si che sia Enna sede del Policlinico.
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