Fabio Venezia (PD): “Governo organizzi per tempo la campagna antincendi estiva”

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Nonostante l’estate alle porte e il rischio incendio è aumentato in maniera esponenziale dai cambiamenti climatici la Regione siciliana non ha ancora concretamente attivato il percorso di modernizzazione ed efficientamento del sistema antincendio regionale. Una grave lacuna che rischia di mandare in fumo migliaia di ettari di terreni danneggiando l’ecosistema e le imprese agricole”. Lo dice Fabio Venezia, parlamentare regionale del Partito Democratico.

Tra il primo giugno e il 15 ottobre dello scorso anno – ricorda il parlamentare PD – è andata in fiamme una superficie pari a 56 mila ettari di terreni, dei quali oltre ottomila di boschi (una superficie paragonabile quasi all’intero territorio del Parco dell’Etna) e la campagna antincendio 2022 è costata alla Regione Siciliana ben 22 milioni di euro, dei quali oltre cinque milioni e mezzo solo per gli interventi aerei (842 interventi di elicotteri e 567 di canadair). Ma a dispetto degli appelli di forze politiche e cittadini il Corpo forestale della Regione Siciliana opera ormai da anni in un contesto di criticità operative e mancanza di personale (sono solo 350 gli uomini in divisa mentre l’organico ne richiederebbe 1.500), mentre i seimila operai forestali antincendio stagionali – che fanno capo all’Ispettorato delle foreste – lavorano in un contesto di precarietà di mezzi e attrezzature. Sarebbe opportuno provvedere ad una riorganizzazione del Corpo forestale regionale attraverso una legge di riforma che ridefinisca funzioni e competenze, programmi un’adeguata formazione professionale migliorando anche le condizioni di sicurezza. Senza dimenticare – aggiunge Venezia – la riorganizzazione dei presidi territoriali, la fornitura di mezzi moderni ed efficienti e la loro integrazione anche con dotazioni che consentano il risparmio d’acqua nell’attività di spegnimento e azioni più incisive di contrasto al fuoco . Il governo non perda tempo, – conclude – utilizzi tutte le risorse disponibili attraverso i programmi di finanziamento comunitari e attivi in tempi brevi ogni iniziativa idonea a contenere il pericolo degli incendi”.



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