Il Comuni di Nicosia e Tusa ospiti del camper nel diciassettesimo giorno di presidio per le Zone franche montane

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E’ giunta al diciassettesimo giorno presso lo svincolo autostradale di Irosa, il sit-in con il camper che chiede lo sblocco in Parlamento della legge istitutiva in Sicilia delle Zone franche montane,

Ogni giorno si sono presentate due delegazioni comunali dei 132 Comuni che hanno richiesto l’istituzione della legge.  Il 27 dicembre è stato il giorno dei Comuni di Nicosia e Tusa. Hanno raggiunto il sit-in, all’interno di un camper il sindaco di Tusa, Luigi Miceli, il presidente del consiglio comunale di Nicosia, Ivan Bonomo e l’assessore Antonino Mancuso Fuoco, per le imprese economiche presenti Enzo Spinelli, presidente del Centro commerciale naturale di Nicosia e Antonio Insinga, presidente della delegazione di Nicosia della Confcommercio.

Non rivendichiamo alcun privilegio né favori – hanno affermato Vincenzo Lapunzina ed Enzo Spinelli, in rappresentanza del comitato – con questo strumento di politica economica rivendichiamo solo diritti, in un momento in cui si pensa solo a elargire prebende”.

Questa norma di politica economica – ha dichiarato Ivan Bonomo e Antonino Mancuso Fuoco – è a noi tanto cara sia perché la seguiamo fin dall’inizio, che per la portata e i risvolti che avrà per tutti gli operatori economici delle terre alte di Sicilia. Auspichiamo maggiore coinvolgimento di tutte le comunità interessate e chiediamo al governo regionale di condividere incondizionatamente la proposta approvata all’unanimità dall’Ars il 17 dicembre 2019”.

Così mentre la legge sull’istituzione delle Zone franche montane di Sicilia è ancora bloccata in Senato, i 132 Comuni dell’Isola interessati sono allo stremo delle forze a causa della loro situazione di marginalità. Con l’emergenza sanitaria in corso la situazione si è aggravata di molto, gli imprenditori sono sfiduciati e si sentono abbandonati dallo Stato, molto concentrato sulla gestione della pandemia, ma che in questo momento potrebbe fare tanto per sostenere l’approvazione in Parlamento della norma istitutiva.

Nelle scorse settimane il comitato per la promozione della legge ha scritto l’ennesima missiva ai senatori della Repubblica che rappresentano la Sicilia: “Vi chiediamo di attivarvi concretamente – si legge nella lettera – affinché il percorso del disegno di Legge voto, approvato all’unanimità dall’ARS il 17 dicembre 2019, venga discusso dalle Commissioni cui è stato assegnato, a strettissimo giro. Vogliate considerare questa norma alla stregua di quelle attualmente in discussione, ovvero, quale “misure di sostegno economico connesse all’emergenza””.

 


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