Il poker in Italia: qual è il livello di popolarità di questo celebre gioco di carte entro i confini nazionali?

giocatori poker
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Originatosi sotto forma di domino presso la corte dell’imperatore cinese Mu-Tsung nel secolo X d.C. o di As-nas nella Persia del secolo XVII d.C., il poker ha assunto le sue sembianze attuali solo nel 1800. Da quando le sue regole ufficiali vennero pubblicate negli Stati Uniti nel 1858, questo è il gioco di carte in assoluto più famoso e diffuso a livello internazionale.

A riprova di questo fatto, ci sono gli oltre cento milioni di persone che, dedicandovisi annualmente solo online, nel 2022 hanno contribuito al raggiungimento di un fatturato globale pari a 86,2 miliardi di dollari. Questa cifra, che non tiene in considerazione le entrate provenienti dal gioco in formato fisico, dovrebbe crescere ulteriormente nel prossimo futuro fino a superare quota 237,5 miliardi nel 2030.

In questo articolo, ci si concentrerà sulla situazione del poker in Italia per cercare di comprendere se questo trend positivo è confermato anche entro i confini nazionali. La presentazione di alcuni dati aggiornati sull’argomento sarà accompagnata da un accenno alla situazione legislativa e alle sue varianti più affermate.

Il poker in Italia: aspetti legislativi

Come in molti altri Paesi, anche in Italia il settore del gioco d’azzardo è gestito nel suo complesso dallo Stato. Inizialmente, questo compito spettava all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), fondata nel 1927 e posta sotto la direzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze; con il Decreto legge 22 del 27 giugno 2002, poi, questo incarico è stato affidato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, meglio conosciuta come ADM.

Un altro momento di fondamentale importanza per gli amanti del gioco situati sul suolo del Belpaese è il 2011. Nell’estate di quell’anno, il Governo Berlusconi emanò una legge con la quale si stabiliva che i casinò e i siti di scommesse sportive che operavano online sarebbero stati per la prima volta regolamentati e liberalizzati.

Quella rivoluzionaria decisione, che tra l’altro si è rivelata un vero e proprio toccasana per le casse dello Stato, ha reso l’Italia l’apripista all’interno dell’Unione Europea. Da allora, il gioco online ha avuto sempre più il sopravvento sul suo “antagonista” in formato tradizionale, la cui legalizzazione era già avvenuta il 27 giugno del 1998.

Negli ultimi anni, ha assunto un’importanza ogni giorno crescente proprio l’ADM, che si occupa sia di stabilire quali casinò virtuali siano legittimi che di fornire loro una licenza. A questo proposito, tra i primi ad ottenere tale riconoscimento è stato uno dei siti in assoluto più rinomati ed affidabili nella penisola. Questo provider si è fin da subito focalizzato sulla sicurezza del gioco per i suoi utenti, senza trascurare la continua ricerca per una dinamicità di gioco che attira sempre più persone. Esplorandolo, ci si renderà presto conto che una delle sue caratteristiche più attrattive consiste nella presenza di un’ampia gamma di varianti e tipologie di gioco tra cui scegliere. Tra queste ultime spiccano i tornei, dei quali uno dei più amati in assoluto è il “Mystery Bounty”, che si distingue per il fatto che ai singoli giocatori viene assegnata una taglia casuale il cui valore viene rivelato solo dopo la loro eliminazione. In questo modo, è semplice capire che le sue proposte di gioco, tra tornei e partite internazionali e locali, sono sempre aggiornate per poter offrire ai propri giocatori le migliori proposte di poker online in Italia.

Il poker in Italia: statistiche rilevanti 

Per conoscere lo stato di salute del poker a livello nazionale si deve consultare l’ultima versione del Libro Blu. Pubblicato dall’ADM lo scorso ottobre e facente riferimento al periodo 2020/21, questo documento riporta gli ultimi dati relativi al gioco d’azzardo in Italia, poker incluso.

Esaminandolo, si scopre che nel 2019, 2020 e 2021 la modalità cash in formato online ha registrato una spesa rispettivamente pari a 60,10, 82,67 e 71,23 milioni di euro; nello stesso periodo, la raccolta è invece stata di 2.128,01, 2.901,95 e 2.604,95 milioni, mentre le vincite sono ammontate a 2.068,02, 2.819,23 e 2.533,69 milioni.

Oltre a questo si devono poi anche considerare i giochi in modalità torneo, tra i quali si trova anche il poker. Nel complesso, questo gruppo ha registrato una spesa di 77,66, 124,31 e 106,05 milioni, una raccolta di 885,67, 1.423,36 e 1.262,13 milioni, e vincite di 808,01, 1.299,06 e 1.156,06 milioni.

Nonostante si debba attendere la fine dell’estate per conoscere le statistiche relative al biennio 2021/22, vengono anche pubblicati dati a cadenza mensile. Questi rivelano che lo scorso giugno sono stati destinati al poker online in modalità torneo otto milioni di euro a fronte dei sette del 2022; questo aumento del 14,3% rispetto al medesimo mese dell’anno scorso non fa altro che confermare le straordinarie condizioni di forma di cui questo gioco gode al momento.

Il poker in Italia: le varianti più diffuse

Texas Hold’em

Questa è la tipologia di poker più popolare in assoluto, non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Il segreto del suo successo dipende innanzitutto dalle sue caratteristiche intrinseche; nello specifico, si tratta della possibilità di realizzare un numero elevato di partite in un arco di tempo ridotto e delle sue regole intuitive e facili da imparare e mettere in pratica.

Oltre a questo, non si può fare a meno di citare il ruolo di primo piano giocato da Benny Binion negli anni settanta del secolo scorso. Questo impresario di casinò statunitense, infatti, rese questa variante la protagonista del Main Event delle neonate World Series of Poker della “Città del Peccato” nel 1971, dopo che campioni come Doyle Brunson e Amarillo Slim l’avevano introdotta nella Strip più celebre del mondo nel 1967.

Il Texas Hold’em, però, non sarebbe tanto affermato se non fosse per la vittoria del suddetto Main Event da parte di Chris Moneymaker nel 2003 e per i recenti sviluppi tecnologici. Dopo avervi avuto accesso tramite un torneo online, questo giocatore alle prime armi si aggiudicò 2,5 milioni di dollari a fronte di una quota d’iscrizione irrisoria; questo ispirò centinaia di migliaia di principianti alla ricerca di fortuna ad avvicinarsi al poker in formato online.

Entrando nel vivo dell’azione, si deve innanzitutto comprendere che lo scopo del gioco consiste nell’aggiudicarsi le fiche presenti nel piatto. Per farlo, si deve chiudere la mano con una combinazione di carte migliore rispetto a quella dei propri avversari – in senso ascendente, si tratta di carta alta, coppia, doppia coppia, tris, scala, colore, full, poker, scala a colore e scala reale – o rimanere gli unici in gioco a causa del loro ritiro anticipato.

Dopodiché, è opportuno familiarizzarsi con le fasi in cui si sviluppa la partita – pre-flop, flop, turn e river prima di giungere allo showdown conclusivo. Tutte alternate a giri di scommesse, queste prevedono che i giocatori combinino nel migliore dei modi le due carte coperte ricevute inizialmente con le cinque scoperte – meglio note come community cards – che vengono poste al centro del tavolo dal mazziere.

Omaha

Quando questa variante fece la sua prima comparsa, il Texas Hold’em aveva appena iniziato la sua scalata definitiva verso il successo. Per essere esatti, le sue prime tracce ufficiali risalgono al 1982, anno in cui il professionista Robert Turner lo portò nelle sale del casinò Golden Nugget di Las Vegas.

La similarità tra le due varianti è tale che un buon numero di giocatori considerano l’Omaha come una versione migliorata del suo più celebre predecessore. Questo è dovuto al fatto che, dato che nel pre-flop vengono distribuite quattro carte anziché due, il numero di combinazioni possibili incrementa ulteriormente dando vita a partite ancor più divertenti e a montepremi più sostanziosi.

Con il passare del tempo, questa versione tradizionale si è evoluta in diverse varianti, tra le quali quella attualmente di maggior successo è l’Hi/Lo. In questa, non si aggiudica il piatto solo chi possiede le carte migliori, ma anche chi ha quelle di minor valore.

La diffusione del poker in Italia, in breve

Come si è evidenziato in questo articolo, oggi il poker è uno dei giochi di carte più rinomati in assoluto, Italia inclusa. Ovunque, il successo di varianti come il Texas Hold’em e l’Omaha si deve a regole semplici e alla possibilità di aggiudicarsi montepremi importanti all’insegna del divertimento; in più, il Belpaese si distingue anche per l’introduzione precoce di una legislazione che, atta a regolamentare il gioco online, ha favorito l’avvicinamento di migliaia di persone a questo fantastico mondo.



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