La lettera aperta dei consiglieri comunali Ciaramidaro e Patti denuncia il fallimento del sindaco e del progetto “CambiAmo Nissoria”, chieste le dimissioni di Rosario Colianni

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Una lettera aperta inviata al sindaco di Nissoria da parte dei membri della sua stessa maggioranza, Rosario Patti, presidente del consiglio comunale e Carlo Ciaramidaro, consigliere comunale,  esprime forte insoddisfazione e richiede le dimissioni del capo dell’amministrazione comunale. Questa mossa segna un duro colpo per l’amministrazione, che si trova ora al centro di una crescente sfiducia da parte dei suoi sostenitori.

Nella lettera, i consiglieri comunali lamentano che, dopo oltre un anno e mezzo di mandato, il sindaco non ha mantenuto le promesse fatte durante la campagna elettorale. Le aspettative della popolazione locale sono state tradite e le azioni del sindaco sono state definite come autoritarie e poco trasparenti.

I consiglieri accusano il sindaco di mancanza di leadership partecipativa, citando il fallimento del progetto “CambiAmo Nissoria,” che avrebbe dovuto portare a un cambiamento significativo nell’amministrazione comunale. Tuttavia, sembra che questo progetto non abbia mai preso il via a causa della gestione autoritaria del sindaco.

La lettera riporta anche le dimissioni di vari membri della maggioranza, tra cui la dottoressa Roberti, il dottore Arena, e la dottoressa Valenti, come chiari segnali di dissenso e frustrazione all’interno del gruppo. La lettera sottolinea inoltre che i bilanci comunali non sono stati adeguatamente rivisti e migliorati, nonostante le promesse di maggiore precisione e trasparenza.

Le recenti manovre del sindaco per allargare la maggioranza, comprese alleanze con l’opposizione, sono state criticate dai consiglieri Ciaramidaro e Patti come un abbandono dei principi fondanti della loro iniziativa “CambiAmo Nissoria.”

La lettera si conclude con la richiesta esplicita delle dimissioni del sindaco, affinché la comunità possa scegliere una nuova leadership che rispecchi i desideri della popolazione e gli impegni elettorali precedentemente assunti. La richiesta di dimissioni rappresenta un colpo significativo per il sindaco e mette in evidenza la crescente frattura all’interno dell’amministrazione comunale.

La città di Nissoria ora aspetta di vedere come il sindaco risponderà a questa sfida alla sua leadership e se accetterà o respingerà la richiesta di dimissioni avanzata dai membri della sua stessa maggioranza.

Di seguito il contenuto della lettera firmata dai consiglieri Carlo Ciaramidaro e Rosario Patti.

Sindaco Rosario Colianni

Esimio Sindaco, è passato ormai più di un anno e mezzo da quando ci siamo insediati e il bilancio di questi primi quasi 500 giorni della sua sindacatura ci lasciano molto perplessi, basiti, amareggiati, delusi, contrariati, disillusi, insoddisfatti, scontenti, avviliti e il sentimento più forte maturato soprattutto negli ultimi mesi è quello della sfiducia.

Nulla di quanto discusso in campagna elettorale si è oggi concretizzato, anche le cose più semplici sono state rese impossibili da una visione completamente ermetica della sua gestione politica, autoritaria senza traccia di autorevolezza e molto spesso manovrata e diretta da una regia occulta che a tinte fosche ombreggia su qualche vano tentativo di affrancarsene da parte sua.

Siamo praticamente sotto assedio da quando abbiamo salito le scale del comune, nessuna iniziativa importante ad onorare il programma elettorale tanto decantato ai nostri concittadini ma solo goffi tentativi di emulare e condurre la vecchia gestione Glorioso, tanto condannata dai pulpiti dei comizi elettorali per poi riprodurla e riproporla in chiave maccheronica e spesso senza un quid di alternativo o innovativo, insomma: la solita vecchia, trita e ritrita solfa che ci si proponeva di non ripetere e quindi di cambiare.

Più volte ci siamo resi disponibili al dialogo e a conclamare questa volontà e la voglia di partire col progetto CambiAmo Nissoria che mai è partito e ancora rimane lí con le quattro frecce poiché la sua leadership autoritaria giammai partecipativa (come si auspicava prendendo le distanze da un modello individualista della precedente amministrazione) ha sortito effetti implosivi di una compagine di giovani freschi che si aspettavano di ricevere direttive chiare di esecuzione mentre ai quali sono stati impartiti solo vecchie condizioni di una gestione medianica con una entità spiritica ed un approccio ereditato dal passato a trazione stantia e ormai abbondantemente superata.

Una squadra di Giovanni brillanti, armata di tante belle speranze, che grazie alla loro intelligenza hanno ritenuto opportuno lasciare poiché traditi nei loro interessi sociali e di comunità poiché costantemente frenati da una condotta egoistica, e mai aperta, di gestione della cosa pubblica.

Consigliere Carlo Ciaramidaro

In pratica quel tanto decantato palazzo di vetro, oggi più di ieri, ha i vetri opacizzati e oscurati dalle intemperie e dalle intemperanze di un prescelto leader che ha fallito il tentativo di tenere unita una maggioranza favorendo la collaborazione, il rispetto, la comunicazione e la compartecipazione nelle decisioni.

In un anno e mezzo quasi di sua sindacatura hanno gettato la spugna: la dott.ssa Roberti, il Dottore Arena, la dottoressa Valenti e la capogruppo Dott.ssa Marialisa lo Pumo ha rassegnato le sue dimissioni da tale incarico, tutti chiari messaggi di abbandono verso un inconsistente e inesistente cambiamento o rinnovamento di questo ormai carrozzone che è l’amministrazione pubblica del nostro comune.

Le abbiamo dato tanta fiducia, le abbiamo tributato una valanga di voti, convincendo i nostri elettori a darci fiducia, a credere in questo progetto, ma lei col suo emigmaticità e con le sue intemperanze, ha continuamente e costantemente frenato ogni tentativo di manovra da parte di ogni consigliere comunale che le ha votato la fiducia con estrema lealtà e impegno.

Persino i bilanci di cui si è tanto gridato nei palchi dei comizi di non essere precisi e puntuali, oggi più di ieri sono una copia “sputata” di quelli passati e non hanno subito alcuna epurazione, anche di quelle voci dove lei stesso ha richiesto pareri ad esperti e alla luce degli esiti non ha assolutamente mosso un dito per addivenire a soluzioni che mai ha voluto ricercare.

Consigliere Rosario Patti

Gli ultimi fatti, assolutamente offensivi della dignità di noi consiglieri, di allargare la maggioranza dando spazi a quella opposizione verso la quale gravavano pesanti pregiudizi e giudizi, tracciano la linea di una deriva che era ormai nell’aria da qualche mese e che ci restituisce la misura del totale fallimento della sua leadership e del progetto “CambiAmo Nissoria” che invece pare opportuno cambiare in “restiAmo come prima e più di prima”.

A questi trasformismi, allargamenti e nuovi apparentamenti noi non ci stiamo e vorremo che lei prendesse coscienza del fatto che non esiste più una maggioranza, quella maggioranza che si è fatta votare la fiducia e che l’ha fatta proclamare Sindaco a furor di popolo, quella Maggioranza è ormai un lontano ricordo come lontana e remota è ormai la ricucitura di questa compagine e delle sue qualità.

Alla luce di quanto ampiamente discusso in premessa e rilevate le falle e i fallimenti di questa gestione, le chiediamo di rassegnare le sue dimissioni ed evitare di continuare a prendere in giro la cittadinanza che tanto aveva creduto in noi ma che oggi, come ormai accade da più mesi, deve continuare a subire le indicazioni della passata amministrazione senza che la nuova abbia provveduto a sostituirle o addirittura completamente cambiarle.

Crediamo sia più opportuno e corretto andarcene tutti a casa e lasciare al popolo la possibilità di decidere da chi farsi rappresentare alla luce del largamente diffuso malcontento tra la gente che non riesce più a digerire siffatta politica e questo modo incoerente di amministrare rispetto a chiari impegni assunti dinanzi alla cittadinanza.

Certi della sua comprensione e sicuri della decisione che vorrà prendere poiché sono venuti meno i principi fondanti e fondamentali di quella che definimmo erroneamente (a questo punto arrivati) squadra, attendiamo la sua decisione pronti a seguirla in questo gesto di coerenza e lealtà verso la nostra comunità”.



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