L’ennese Giuseppe Adamo eletto segretario organizzativo regionale della UIL-FPL Sicilia-Palermo

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Si è svolto il 15 giugno, a Palermo, il VI Congresso Regionale della UIL FPL Sicilia-Palermo. Eletto segretario organizzativo della struttura regionale, Giuseppe Adamo, ennese, 58 anni a luglio, laureato in Consulenza del Lavoro presso l’Università di Siena, per lungo tempo segretario generale della UIL FPL di Enna.

Voglio dedicare, questa mia elezione a Segretario Organizzativo della UIL FPL Sicilia–Palermo, alle lavoratrici ed ai lavoratori che negli anni hanno dato e continueranno a dare il consenso all’Organizzazione, perché senza il consenso non si va da nessuna parte. Noi non siamo dei solisti ma rappresentiamo la sintesi di un gruppo dirigente e di tutte le rsu elette. Non sarà facile l’esercizio del ruolo, parliamo di una Federazione con circa quindicimila iscritti in tutto il territorio siciliano, se poi aggiungiamo, inoltre, la delega del Comparto dei dipendenti dell’Amministrazione Regionale e degli Enti di cui alla L.R. 10/2000, le responsabilità, sul piano politico – organizzativo, sono tantissime. Subito dopo la elezione della nuova Segreteria Regionale, abbiamo tenuto una riunione per delineare e definire le prime azioni. C’è la necessità di discutere, nell’immediato, del nuovo piano sanitario, della medicina territoriale, valorizzare l’esperienza del precari in prima linea impegnati nella lotta contro il Covid, trovare una soluzione definitiva per le ex province, ragionare su un provvedimento che vada a mutare l’attuale legislazione per portare a full time i circa ventimila lavoratori degli Enti Locali senza dimenticare gli A.S.U., circa quattromila unità, lavoratori in nero all’interno della Pubblica Amministrazione, inoltre, una verifica degli organici delle stesse Autonomie Locali. Rimane ancora aperta la questione del rinnovo contrattuale, la riqualificazione e la riclassificazione del personale del comparto regionale, con delle risorse ritenute insufficienti dalla UIL FPL siciliana. A tal proposito l’annunciata rivoluzione della P.A. regionale, proclamata dal presidente Musumeci, non c’è stata; scarse le relazioni sindacali, la rimodulazione dei Dipartimenti, le vicende legate al cosiddetto lavoro agile, hanno prodotto solo parole e pochissimi fatti, creando un clima di tensione e conflittualità che spesso ha raggiunto livelli di guardia. Dedicheremo risorse umane ed economiche per la formazione dei quadri dirigenti e delle rsu elette nell’ultima tornata elettorale, con l’obiettivo, attraverso un ragionamento di squadra, di fare più grande la nostra organizzazione e dare risposte ai tanti bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori”.

 


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