A Nicosia il consiglio comunale non approva le tariffe Tari, si applicheranno quelle del 2018

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Una lunga seduta durata due giorni per giungere alla decisione di confermare anche per il 2019 le stesse tariffe per la Tari applicate nel 2018.

Una decisione paradossale che si è conclusa nella tarda serata del 30 marzo, con consiglieri comunali più confusi che persuasi per il risultato raggiunto.

Durante il consiglio comunale del 29 marzo viene presentato dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Testa, un primo piano tecnico economico finanziario sulla gestione dei rifiuti per il 2019, il cui totale ammontava a 1.867,583,03 euro, con una diminuzione rispetto al 2018 del 4,89 %. L’intero costo, come prevede la legge, deve essere coperto interamente dalle bollette Tari pagate dai contribuenti nicosiani, in realtà poco prima dell’approvazione giunge dall’ufficio finanziario la notizia che il gettito delle bollette non coprirebbe totalmente il costo del servizio. Il consiglio viene sospeso e rinviato al pomeriggio del 30 marzo.

Gli uffici finanziari si mettono al lavoro mentre si susseguono continue riunioni tra maggioranza ed opposizione, insieme all’amministrazione comunale, si tenta di capire quale sia stato l’errore che abbia fatto scaturire questa mancata copertura del costo e quale soluzione prendere. Nel frattempo l’ufficio tecnico comunale rivede i calcoli del piano tecnico e lo riformula, presentandone uno nuovo il cui ammontare è di 1.668.168,28 euro, sono circa 200 mila euro in meno rispetto a quello presentato 24 ore prima. Sono avvenuti tagli sull’applicazione della tariffa puntuale che prevedeva un investimento di 90 mila euro, tagliata la costituzione dell’ufficio Aro, sono stati riviste anche le previsioni sulla raccolta differenziata e sui costi di conferimento.

Approvato a maggioranza questo nuovo piano tecnico, con il voto contrario dei sei consiglieri di minoranza Giacobbe, La Giglia, Li Volsi, Lo Votrico, Scavuzzo e Spedale, il passo successivo è la trattazione e l’approvazione delle tariffe Tari.

Il dirigente della ragioneria del Comune di Nicosia, Giovanni Li Calzi, ha spiegato l’errore compiuto dagli uffici finanziari. Un errore dovuto a suo dire alla fretta, il 27 marzo nel giro di un giorno sono stati elaborati tutti i calcoli delle nuove tariffe, ma che non tenevano conto dello sgravio della riduzione delle superfici che per regolamento spettano ai cittadini che ne fanno richiesta e che ne hanno diritto. In pratica se si fossero applicate le tariffe previste dal precedente piano tecnico ci sarebbe stata una mancata copertura per circa 200 mila euro. Con l’ulteriore taglio imposto sul nuovo piano e l’applicazione delle medesime tariffe del 2018 la copertura finanziaria è piena. Il dirigente nella sua relazione ha proposto come emendamento proprio l’applicazione delle tariffe 2018.

In fase di votazione l’emendamento proposto dal dirigente è stato bocciato, ma nella successiva votazione sono state bocciate anche le tariffe che derivavano dal nuovo piano finanziario. Il risultato finale e che paradossalmente vengono applicate per legge le stesse tariffe approvate l’anno precedente, con il risultato che c’è un piano tecnico finanziario più basso di 295.529,42 euro, con una diminuzione di costo pari al 15 % , ma senza alcun vantaggio economico per le tasche dei cittadini nicosiani, che si vedranno riapplicare le stesse tariffe del 2018. Forse il prossimo anno se tutto andrà bene e non si commetteranno più errori si potrà usufruire di un calo netto delle bollette della spazzatura. Un pasticcio che si sarebbe potuto evitare se l’analisi di questi calcoli si fosse fatta per tempo e non a ridosso di una scadenza ben conosciuta.

 


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