A Regalbuto ripresa l’antica tradizione dei “Virginieddi” di San Giuseppe: tributo alla cultura e alla comunità

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A Regalbuto, il centro diurno “La Rondine”, in collaborazione con l’Associazione “Le Ali della Vita”, ha abbracciato con gioia l’opportunità di rinvigorire una tradizione orami quasi dimenticata, riaccendendo l’antico spirito dei “Virginieddi” di San Giuseppe. Questo evento non solo ha celebrato il pasto di San Giuseppe secondo le radici regalbutesi, ma ha anche reso omaggio al valore delle tradizioni nella vita della comunità.

I “Virginieddi”, giovani ragazze che hanno ricevuto la loro prima comunione, rappresentano un legame prezioso con il passato. La partecipazione al banchetto secondo tradizione è riservata alle fanciulle, accompagnate da un solo maschietto di nome Giuseppe. Questo gesto simbolico, intriso di significati culturali e religiosi, rafforza i legami sociali e promuove la coesione all’interno della comunità.

Il menù, ricco di sapori e tradizione, ha evocato i gusti e le fragranze delle cucine regalbutesi di un tempo. Dalla pasta con ceci e piselli al secondo a base di ricotta fritta, fino alle verdure fritte, al pesce ed ai dolci, ogni piatto è stato un tributo alla cucina locale e alle sue radici storiche. La generosità dell’offerta, che ha incluso la donazione di pane, formaggino e arance per la cena  per tutti i partecipanti, ha reso tangibile l’importanza della condivisione e dell’accoglienza nella cultura regalbutese.

Oltre alle giovani partecipanti, l’evento ha visto la presenza e il sostegno di illustri membri della comunità, tra cui la presidente Rosanna Barbanera, i rappresentanti dell’A.C.R. e il presidente diocesano dell’associazione cattolica, Alfio Adornetto. La loro partecipazione ha sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare le tradizioni locali, radicandole nel tessuto stesso della comunità.

La manifestazione si è conclusa con la tradizionale passeggiata fino al Calvario, nel suggestivo scenario delle “Tre Croci”. Questo gesto simbolico ha aggiunto un tocco di spiritualità e contemplazione, evidenziando la profonda connessione tra la tradizione religiosa e la vita quotidiana della comunità.

In un’epoca in cui le tradizioni rischiano di essere dimenticate o trascurate, eventi come quello dei “Virginieddi” rappresentano una preziosa opportunità per riscoprire e preservare il patrimonio culturale di una comunità. Oltre a essere un momento di festa e convivialità, questo ritorno alle radici è un segno di rispetto per coloro che ci hanno preceduto e di impegno verso le generazioni future, affinché possano anch’esse godere dei tesori della nostra cultura e della nostra storia.

Maria Teresa La Via



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