Ammessa al giudizio abbreviato Laura Di Dio, imputata di omicidio ai danni della suocera Margherita Margani

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Nell’udienza del 10 novembre presso il Tribunale di Enna, il giudice per le indagini preliminari, Michele Ravelli, ha accolto le richieste dei difensori, gli avvocati Antonio Impellizzeri e Salvatore Timpanaro, ammettendo al giudizio abbreviato Laura Di Dio, la trentunenne di Pietraperzia accusata di aver pugnalato a morte la suocera Margherita Margani il 4 febbraio scorso, prima con un coltello da cucina e successivamente con una forbice alla gola.

Il giudizio sull’imputata, attualmente ristretta presso la Casa Circondariale di Agrigento, non sarà condotto dalla Corte d’Assise di Caltanissetta con il rito ordinario, ma dal gip presso il Tribunale di Enna. Questa scelta comporta per l’imputata una drastica riduzione di pena di un terzo, come previsto dalla legge.

Durante l’udienza, dopo la costituzione di parte civile da parte dei parenti della vittima (Antonio, Piero e Giuseppina Arnone, rappresentati dagli avvocati Angelo ed Ennio Tambè e Giacomo Pillitteri), il pubblico ministero, Michele Benintende, si è opposto all’acquisizione agli atti della consulenza psico-forense di parte elaborata dalla dott.ssa Francesca Rosaria Picone su incarico dei difensori dell’imputata. Nonostante l’opposizione della Procura, il giudice ha deciso che l’imputata andrà a giudizio sulla base dell’intero fascicolo, che include la consulenza psico-forense e le investigazioni difensive condotte dagli avvocati Impellizzeri e Timpanaro, con un ampio corredo probatorio sulle dinamiche familiari e sulle violenze psicologiche subite dalla Di Dio per anni ad opera della suocera.

In precedenza, la difesa aveva ottenuto il riconoscimento della seminfermità mentale in sede di incidente probatorio attraverso il perito di ufficio del Tribunale, il prof. Antonino Petralia dell’Università di Catania.

Durante l’udienza, si sono verificate tensioni quando i difensori della parte civile hanno sollecitato il pubblico ministero a contestare all’imputata l’aggravante dell’aver agito con crudeltà, circostanza che avrebbe potuto portare a una condanna all’ergastolo se contestata dalla pubblica accusa. Gli avvocati Impellizzeri e Timpanaro si sono opposti vivacemente alla contestazione suppletiva, ma il pubblico ministero alla fine ha accettato la tesi difensiva, rinunciando ad ulteriori contestazioni.

Il giudice ha quindi stabilito il diario del processo, con la prossima udienza prevista per il 17 gennaio 2024, durante la quale si svolgeranno la requisitoria del pubblico ministero e le conclusioni delle parti civili.



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