A maggio si vota in 9 comuni della provincia di Enna, e potenza delle imminenti campagne elettorali si svegliano i sindaci che ripropongono la loro candidatura a primo cittadino.
Si iniziano a rispolverare, in campagna elettorale, tutte le tematiche che condizionano la vita dei cittadini prime tra tutte acqua e rifiuti. Sul caso acqua apprendiamo che il sindaco di Piazza Armerina, nonché presidente dell’ATI n.5 di Enna, si reca a Palermo per chiedere la diminuzione del costo all’ingrosso del prezioso liquido. Giusto, meritevole passaggio, ma ci chiediamo dove era il sindaco Cammarata quando con sentenza n.666/2021 pubblicata 08/07/ 2021 il CGAR dichiara la illegittima determinazione da parte della Regione del costo dell’acqua all’ingrosso, fissato fra l’altro a € 0,696 quando a livello nazionale la media è di € 0,30? Come si può notare noi popolo siciliano paghiamo l’acqua all’ingrosso il doppio rispetto alle altre regioni d’Italia.
Forse tutto questo al presidente dell’ATI sindaco Cammarata non interessava? Solo oggi, forse, si pone il problema? Non lesse allora gli articoli che l’associazione ha pubblicato? La determinazione dei costi dell’acqua spetta agli ATI.
Non essendoci un ente sovra-provinciale o intermedio visto che il d.lgs. n.152 del 2006 lascia diciamo il monopolio di gestione del servizio idrico ai singoli ATI, i quali anziché acquistare l’acqua da Sicilia Acque avrebbero dovuto mantenere ed incentivare la ricerca di nuove sorgenti, la captazione e l’adduzione rientra nei loro compiti.
Altro discorso è se il sindaco Cammarata è andato a concordare con Sicilia Acque SpA una diversa modulazione dei costi all’ingrosso. Certamente seguiremo con attenzione, come sempre, gli sviluppi del problema e siamo pronti a dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. “LA VERITA’ “ Impedendo eventuali strumentalizzazioni fuorvianti, a nostro parere, per il cittadino.
Pippo Bruno
Redazione TeleNicosia.it fondata nel luglio del 2013. La testata è iscritta al Tribunale di Nicosia al n° 2/2013.