Dal 22 luglio la terza edizione di BarbablùFest al Parco Archeologico di Morgantina e Villa romana del Casale

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Otto appuntamenti che spaziano dalla musica al teatro avvolti nella magia del Parco Archeologico di Morgantina, a pochi chilometri da Aidone, e di Villa romana del casale, a Piazza Armerina.

La terza edizione di BarbablùFest, la rassegna nata nel 2021 da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco, che vede anche quest’anno la direzione artistica di Giuseppe Dipasquale e l’organizzazione e la produzione di Terzo Millennio, andrà in scena dal 22 luglio al 5 agosto. Arte e storia vanno a braccetto puntando su artisti di rilievo internazionale come Stefano Bollani e Vinicio Capossela, che aprirà la rassegna.

Un cartellone di altissima qualità – afferma il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – in un sito archeologico, quale è quello di Morgantina, fiore all’occhiello dei Beni culturali della Regione, caso raro in Sicilia di città abbandonata dove si trovano monumenti ed edifici termali di età ellenistica, lo splendido teatro e una serie di case. È un’occasione imperdibile per i siciliani e per i turisti per visitare questo gioiello che racconta secoli di storia e di arte, godendo di straordinari spettacoli teatrali e musicali”.

È con grande piacere che saluto la terza edizione di BarbablùFest, dopo il successo registrato nelle precedenti – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo Elvira Amata che conferma l’alto valore dell’iniziativa e della sua programmazione ricca di eventi nella splendida cornice del Parco Archeologico di Morgantina. Colgo una programmazione assai integrata e di alto profilo culturale e musicale che certamente si coniuga con quella dell’Assessorato che ho l’onore di guidare, orientata sempre più ad una visione il più possibile funzionale ed inclusiva di ogni segmento dell’offerta turistica finalizzata prioritariamente ad implementare i flussi di visitatori nel nostro territorio. Agli organizzatori e a tutti i partecipanti formulo i migliori auguri della migliore riuscita dell’iniziativa che costituisce davvero un appuntamento da condividere”.

Grazie ad un cartellone di qualità, ma soprattutto variegato – commenta l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – diamo ulteriore slancio e impulso alla valorizzazione e alla fruizione di uno tra i più bei siti nel cuore della Sicilia. Un giusto connubio tra antichità, arte e modernità capace di dare impulso e produrre ricchezza per il territorio”.

Siamo giunti alla terza edizione – afferma il direttore artistico del BarbablùFest Giuseppe Dipasquale – con una programmazione libera che ha l’obiettivo di valorizzare un sito splendido, ma poco facile da raggiungere, quale il parco archeologico di Morgantina. Avremo delle chicche del panorama musicale italiano, sarà un cartellone con appuntamenti di livello e di richiamo artistico esclusivo. Allo stesso tempo l’obiettivo è quello di accendere un faro su Morgantina, luogo magico e ricco di storia al centro della Sicilia, che purtroppo non tutti conoscono”.

Si comincia sabato 22 luglio alle 20 al Parco Archeologico di Morgantina con Vinicio Capossela, che porterà sul palcoscenico il suo ultimo album, Tredici canzoni urgenti, disco in cui alternano sonorità diverse, dalla folìa cinquecentesca al reggae and dub anni ’90, ma anche ballate, waltz, jive e un cha cha cha che nascono dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo: la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la delega da parte degli adulti all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il carcere inteso come reclusione senza rieducazione, il parossismo consumistico generato dal capitalismo predatorio.

Lunedì 24 luglio lo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet sarà protagonista al Parco Archeologico di Morgantina, alle 19.30,  con Comizi d’amore contemporanei, dialogo sentimentale,una sua libera riflessione, accompagnata dal pianoforte di Marcello Mazzoni, sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori come Claude Debussy, Johannes Brahms, Fryderyk Chopin, Sergej Rachmaninov, Astor Piazzolla.

Martedì 25 luglio altro appuntamento teatrale a Morgantina, alle 19.30, con Il Derviscio di Bukhara, Parole, Musica, Danze Sufi, uno spettacolo di Alberto Samonà che conduce fra le magie dell’Oriente e dell’Asia; un viaggio che, attraverso narrazione, musica e danze sufi, permette al pubblico di incontrare la spiritualità dei dervisci, di cui Bukhara fu in vari periodi uno dei centri più importanti.  In scena Stefania Blandeburgo e Davide Colnaghi. Al centro della vicenda narrata, arricchita anche dall’inserimento di alcune storie della tradizione sufi, l’arte dei tappeti e della loro tessitura, che in questi luoghi si tramanda pressoché immutata da sempre e che schiude alla conoscenza di una antica sapienza artigiana giunta fino a noi.

Per la musica, mercoledì 26 luglio alle 21.30 a Villa Romana del CasaleGiovanni Mazzarino con Sikania, progetto artistico di due musicisti siciliani doc, la cantante Daniela Spalletta e il pianista e compositore Giovanni Mazzarino, insieme a tre talentuosi protagonisti della scena jazz nostrana: Francesco Patti al sassofono tenore, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria. Sikania prende il nome dall’antico toponimo della Sicilia, ed è un viaggio sentimentale e musicale nell’isola, nei suoi luoghi, nelle sue atmosfere, nella sua storia ricca di vicende e di contrasti. I brani sono concepiti in forma di suite ed esplorano in più direzioni la “sicilianità” fatta di personaggi iconici (A Basilissa, la “bella donna”), credenze religiose e tradizioni (Li santi e li fedeli), o a luoghi-archetipo della Sicilia (Sophiana): vita vissuta, condivisa, raccontata, a volte soltanto immaginata.

Sabato 29 luglio Alice canta Battiato al Parco Archeologico di Morgantina alle 20, proponendo i brani di Eri con me sedici canzoni di Franco Battiato, un progetto che vede le sue radici nella collaborazione artistica tra Alice e il cantautore iniziata nel 1980 con il singolo “Il vento caldo dell’estate” e l’album “Capo Nord”.  Nel 2020 inizia il tour “Alice Canta Battiato” tutt’ora in corso, insieme a Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Battiato stesso per oltre vent’anni.

Giovedì 3 agosto alle 19,30 a Villa Romana del Casale In Verrem – Le Verrine di Marco Tullio Cicerone, un laboratorio teatrale con i licei della provincia di Enna a cura di Federico Magnano di San Lio.

Venerdì 4 agosto Troppu trafficu ppi nenti, a Morgantina alle 19.30, uno spettacolo di Giuseppe Dipasquale sul testo che ha scritto a quattro mani con Andrea Camilleri. Se davvero Shakespeare fosse siciliano? “Immaginiamo – commenta Dipasquale – una Messina in mezzo al mediterraneo così come Shakespeare se la poteva immaginare: esotica, viva, crocevia di magheggi, che avrebbero fatto di una festa nuziale il complicato intreccio per una giostra degli intrichi. Immaginiamola seguendo con le orecchie la parlata di quei personaggi che nel vivo di un dialetto carico di umori e ambiguità, dipana le trame di una vicenda originariamente semplice, ma dai risvolti complicatissimi. Ecco, questo Troppu trafficu ppi nenti è il modello eterno di un carattere terribilmente semplice, come quello siciliano, che ama complicarsi l’esistenza in un continuo arrovugliarsi su se stesso”.

Per chiudere, sabato 5 agosto alle 20, al Parco Archeologico di Morgantina, la musica di Stefano Bollani con Piano Solo, (replica il 6 agosto al Segesta Teatro Festival), un viaggio tra i tasti del pianoforte che sconfessa i generi musicali e si nutre di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo.

Quando Bollani sale sul palco con il suo Piano Solo esiste una sola regola: rendere omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in questi venti anni di Jam session. Nel one man show di Bollani tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a indicare il succedersi dei brani.  Un flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz ai suoni brasiliani, a Carosone fino ai brani inediti del nuovo album Blooming.



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