I festeggiamenti in onore di Sant’Antonio di Padova a Capizzi: una tradizione radicata nella cultura capitina – VIDEO

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Capizzi da sempre eccelle per la sua profonda devozione religiosa e le sue festività tradizionali. Tra queste, la festa in onore di Sant’Antonio di Padova è una delle più sentite e significative, insieme ai festeggiamenti dedicati a San Giacomo, che si svolgono nel mese di luglio. Questi due eventi rappresentano i pilastri culturali fondamentali per la comunità di Capizzi e attirano numerosi fedeli pellegrini da ogni parte.

In entrambi i casi , sono previsti dei pellegrinaggi. La celebrazione di San Giacomo è particolarmente significativa, poiché è associata al cammino di San Giacomo da Caltagirone a Capizzi. I pellegrini seguono le orme di questo percorso, giungendo a Capizzi per onorare il santo.

In onore di Sant’Antonio di Padova,  nella notte tra il primo e il due settembre, i fedeli pellegrini si riuniscono nella suggestiva Piazza dei Miracoli, di fronte alla chiesa dedicata a Sant’Antonio. Questo pellegrinaggio notturno è un atto di fede e devozione, un’occasione per ringraziare il santo per le grazie ricevute.

Partendo dalla Chiesa di Sant’Antonio, i pellegrini intraprendono un viaggio che li porta al luogo chiamato “Cannedda,” appartenente al comune di Caronia. Si narra che questo sia il posto in cui Sant’Antonio si recò per pregare, e oggi ospita una statua commemorativa. I pellegrini partecipano a una messa in loco e poi condividono un festoso banchetto.

La presenza di reliquie aggiunge un ulteriore senso di orgoglio ai capitini, e recentemente, grazie all’intervento di don Antonio Cipriano, è stata portata a Capizzi una nuova reliquia. Questa reliquia sarà collocata nel sacello di San Giacomo, a cui è dedicata la festa più imponente di Capizzi.

I festeggiamenti di quest’anno sono stati curati con dedizione dal governatore Nino Iraci Fuintino, insieme a tutto il direttivo e ai confrati.

Il 2 settembre, la statua di Sant’Antonio viene portata dalla sua chiesa a Piazza Miracoli, di fronte alla Chiesa Madre. Alle 11 del 3 settembre, si celebra una messa solenne, con la presenza dell’arciprete di Capizzi, don Antonio Cipriano, della Venerabile Confraternita e delle autorità religiose, civili e militari. Quest’anno hanno partecipato a tale messa mons. Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo emerito di Reggio Calabria Bova, e mons. Pasquale Di Luca.

Successivamente, il 3 settembre, intorno alle 18, il simulacro di Sant’Antonio viene condotto in processione per le vie del centro urbano.

Una caratteristica unica di questa festa è che, oltre al simulacro di Sant’Antonio, in processione viene portata anche la statua della Madonna delle Grazie, Regina di Capizzi, e ciò avviene con il supporto esclusivo delle donne. Dopo la sosta di entrambe le stature presso la chiesa di San Giacomo, il corteo arriva in Piazza Mercato, la statua della Madonna rientra nella chiesa dove viene conservata durante l’anno e la processione  continua con la sola statua di Sant’Antonio.

L’andamento è sostenuto e grande è lo sforzo dei portatori che, con orgoglio e fede,  affrontano corse sotto il peso della vara e caratteristici passi indietro e poi avanti.

L‘assessore al turismo del Comune di Capizzi, Aurelia Torregrossa, esprime con gioia l’incremento del turismo religioso a Capizzi e il suo contributo alla crescita della comunità.

Come ogni festa tradizionale siciliana che si rispetti, la festa di Sant’Antonio è accompagnata da uno spettacolo pirotecnico notturno, che colora il cielo di luci e magia.

Quest’anno, la piazza San Giacomo è stata gremita di pubblico in attesa del coinvolgente concerto di Amedeo Minghi. Questo rinomato cantautore e compositore italiano ha scritto brani per numerosi artisti italiani e ha realizzato colonne sonore memorabili. La sua presenza ha aggiunto un tocco speciale alla festa di Sant’Antonio a Capizzi.

In conclusione, la festa in onore di Sant’Antonio di Padova a Capizzi è una tradizione radicata nella cultura capitina, un momento di devozione, festa e comunità che continua a crescere e prosperare, attirando pellegrini e visitatori da tutto il mondo. La presenza di reliquie e la partecipazione di artisti famosi rendono questa festa ancora più speciale, mantenendo viva la tradizione e la spiritualità della comunità di Capizzi.

Maria Teresa La Via


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