Il Kiwanis di Nicosia celebra all’Istituto Tecnico Citelli di Regalbuto la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo

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Il Kiwanis club di Nicosia celebra insieme agli allievi dell’Istituto Tecnico “Citelli” di Regalbuto la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo. Presenti Il luogotenente governatore della Div.5 – Italia San Marino avv. Giovanni Cannata, la presidente del Kiwanis Club di Nicosia dott.ssa Mariaelena Costa, il capitano Fabrizio Bizzarro e il tenente Roberto Emmanuele della compagnia dei carabinieri di Nicosia, il maresciallo Pietro La Delfa del comando dei carabinieri di Regalbuto, il dirigente scolastico Serafino Lo Cascio e il corpo docenti.

Dal 2017, anno della prima edizione, ogni 7 febbraio in Italia si celebra la Giornata contro il Bullismo, un appuntamento molto importante in cui istituzioni, esperti e associazioni specializzate cercano di sensibilizzare giovani e adulti riguardo una piaga – quella del bullismo appunto – che purtroppo sembra sempre più diffusa.

Per bullismo s’intende un comportamento violento (sia fisico che verbale) intenzionale e prolungato nel tempo nei confronti di una persona. Picchiare un compagno, deridere continuamente qualcuno per il suo aspetto fisico, tormentare via chat con messaggi o foto insultanti: tutto questo è bullismo.

Negli ultimi anni poi, soprattutto grazie alla diffusione dei social e alla capacità di raggiungere chiunque in tempo reale, il bullismo si è trasformato in cyberbullismo che, anche se non lascia lividi evidenti come un pugno, può essere altrettanto doloroso per chi lo subisce.

Le Giornata contro il Bullismo e il Cyberbullismo servono dunque ai ragazzi (ma anche agli adulti) per prendere coscienza del problema, senza sminuire gli eventi, capire quando ci si trova di fronte a un caso di bullismo e conoscere gli strumenti per contrastarlo.

Ricordiamo che gli atti di bullismo possono configurare comunque fattispecie di reato e, quindi, essere denunciati e puniti.

Innanzitutto, può configurarsi un reato contro la persona: istigazione al suicidio (art. 580 c.p.); percosse (art. 581 c.p.); lesioni (art. 582 c.p.); rissa (art. 588 c.p.); diffamazione (art. 595 c.p.); violenza sessuale (art. 609 bis c.p.); minaccia (art. 612 c.p.); stalking (art. 612 bis c.p.); interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis c.p.). Può anche concretizzarsi un reato contro il patrimonio: furto (art. 624 c.p.); estorsione (art. 629 c.p.); danneggiamento (art. 635 c.p.). Infine, dal bullismo possono derivare i reati di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) e frode informatica (art. 640 ter c.p.).

Bullismo e Cyberbullismo sono dunque un problema principalmente pedagogico e sociale, con conseguenze di natura psicologica e giuridica. Pertanto tutta la comunità ha il dovere morale e civile di prevenire e bloccare questi comportamenti.

Un sentito ringraziamento va agli alunni per la partecipazione e al corpo docente: la vicepreside Pina Giaggeri, Francesca Lo Sauro, Francesca Furnari, Anna Geraci, Rosanna Cocilovo, Adriana D’Arrigo, Lorena Trecarichi, Marco Lupo, Salvo Meli, Vincenzo Ferrara, Patrizia Anfuso, Alessandro Maccora, Enrico Mazzaglia, Antonio Mazzaglia, Giuseppe Secondo.



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