La bambola di Laura, un romanzo avvincente, ricco di dialoghi e d’introspezione

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Trasformazione e trasfigurazione sono gli elementi essenziali di un romanzo avvincente, capace di scavare nei meandri più tetri dell’animo umano per tirarne fuori i lati buoni dei suoi personaggi. 189 pagine, “La bambola di Laura” (Maurizio Vetri editore, 16 euro) tiene incollato il lettore sino all’ultima pagina con uno stile narrativo immediato, ricco di dialoghi e di colpi di scena.

L’ambientazione, in apparenza scoordinata e trasversale negli anni, lentamente rimette a posto le lancette del tempo e racconta la vita – in un’alternanza di estasi e tragedie – di un gruppo di giovani tra Sicilia, Lombardia e Liguria. Una storia che parla di amore, declinato in tutti i modi possibili, dal rapporto malato di un marito che possiede la sua donna in maniera violenta a quello tenero tra due ragazzi che hanno sofferto e hanno paura di essere feriti nuovamente. Si affronta anche il tema dell’omosessualità e dei tanti pregiudizi insiti in una società italiana a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 che fatica a comprendere e a rispettare l’animo umano, indipendentemente dal genere, tanto da costringere alcuni gay ad avere una vita “ufficiale” con moglie e figli e una seconda vita, la sola in cui riescono ad essere davvero sé stessi. E l’amore ossessivo per la propria anima gemella, che alla fine si corona dopo anni di passione, ma che si porta dietro un oscuro segreto.

Maria Rosa Emma è nata a Enna il 23 gennaio 1973. È sposata e ha due figli, Barbara e Pietro, a cui dedica l’opera. Ha conseguito il diploma di ragioniere e perito commerciale, ha frequentato corsi sul turismo, marketing e contabilità; ha sempre mostrato un grande interesse per la letteratura. Ha pubblicato nel gennaio 2020 il suo romanzo d’esordio: “Un fiore giallo sull’asfalto” Edizioni La Moderna – Enna. Nel dicembre 2020 un breve testo “La vita è spiritosa” Edizioni La Moderna – Enna.

Il testo sarà presentato il 28 dicembre alle 17,30 alla Pro loco di Leonforte, nel salone intitolato a Elisa Valenti.

L’autrice dialogherà con Irene Varveri Nicoletti, letture a cura della Compagnia teatrale “Stabile dei nomadi”.

Josè Trovato

 


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