La maestosa processione di San Rocco: tradizione e devozione a Motta D’Affermo

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Nel suggestivo scenario del Comune di Motta D’Affermo, in provincia di Messina, i festeggiamenti in onore del protettore San Rocco raggiungono il loro apice con la solenne processione del 16 agosto. Questa festa, intrisa di secolari tradizioni, emerge come uno dei gioielli culturali più preziosi di tutta la Sicilia.

Le radici del culto di San Rocco affondano nell’epidemia di peste del 1575, un capitolo storico che ha profondamente segnato la comunità di Motta D’Affermo. Coloro che erano sopravvissuti all’epidemia rivolsero le loro suppliche a San Rocco, un santo dalle origini francesi, tradizionalmente invocato contro quel terribile flagello. Una volta placata la peste, gli abitanti di Motta D’Affermo decisero di erigere la prima chiesa dedicata a San Rocco. È così che nella seconda metà del cinquecento prese forma la celebrazione in onore di questo santo, divenuta il momento più atteso dell’anno per l’intera popolazione locale. Questo evento attrae anche numerosi emigranti sparsi in Italia e nel mondo, oltre ai devoti provenienti dai paesi circostanti.

Nel pomeriggio del 16 agosto, si svolge la magnifica “Cavalcata Storica”, una processione unica nel suo genere. Una lunga fila di cavalli, asini e muli, tutti ornati per l’occasione, attraversa le vie del paese seguendo uno stendardo con l’immagine del Santo e i partecipanti offrono generose donazioni in denaro.

Dopo la solenne “Messa Vespertina”, il momento culminante della giornata si avvicina: la processione vera e propria. Il possente fercolo del Santo, la cui statua risale al diciassettesimo secolo e porta la firma di Antonio Pellegrino, con modifiche di Francesco Li Volsi, attende i devoti portatori che lo solleveranno sulle spalle. Il grido “Viva Santu Roccu” risuona per le vie del paese mentre il Santo viene guidato attraverso una folla devota. Quando la Vara (il fercolo) varca la soglia del portale principale, applausi, campane a festa, la musica della banda e gli spari festosi annunciano l’inizio del corteo. Il  percorso attentamente delineato è guidato dall’Associazione Amici di San Rocco e dal parroco.

Uno dei momenti più intensi della processione è la “Corsa della Vara” lungo la ripida scalinata della via San Carlo. Qui, il fercolo viene fatto correre e trainato da una catena di mani e braccia dei portatori, in un atto di straordinaria devozione. L’evento culmina in piazza San Rocco, dove il Santo compie tre passi avanti e indietro davanti all’ingresso della chiesa, quasi a voler salutare ciascuno che ha riposto fiducia in lui. Il Santo è accolto con uno spettacolo coinvolgente di fuochi d’artificio che colorano il cielo.

Questa celebrazione di San Rocco non è solo una dimostrazione di fede e tradizione, ma un’esperienza di unità e gratitudine con radici profonde nella storia di Motta D’Affermo.



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