La Sicilia alza la voce: agricoltori e allevatori in assemblea a Pergusa

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Oltre 500 persone provenienti da tutta la Sicilia si sono riunite nel pomeriggio del 17 gennaio nella sala conferenze dell’Hotel Garden di Pergusa per discutere delle sfide e delle opportunità del settore agricolo. Il tema principale della serata è stato il contrasto tra i bassi prezzi pagati ai produttori e i ricarichi applicati ai consumatori. Un altro argomento affrontato è stato la difesa della qualità e della naturalità dei prodotti della terra, minacciata dalle politiche dell’Unione europea.

Tra i relatori, si è distinto l’imprenditore Franco Calderone, una figura di spicco nel mondo dell’agricoltura, che ha denunciato le responsabilità dei vari governi regionali, nazionali e, soprattutto, europei nella crisi del settore. Calderone ha sostenuto che l’UE sta imponendo il consumo di cibi non adeguati e ha impoverito i lavoratori, i piccoli imprenditori e le famiglie. Ha invitato tutti a dire basta con decisione e determinazione.

Un altro intervento significativo è stato quello del giovane Antony Graziano, che ha evidenziato la situazione di decine di migliaia di agricoltori costretti a svendere i propri prodotti. Graziano ha anche denunciato il ruolo delle multinazionali dell’energia, che sfruttano la condizione degli agricoltori siciliani per installare pannelli solari e fotovoltaici sui loro terreni. Graziano ha affermato che queste cause non riguardano solo il settore agricolo, ma la Sicilia tutta. Ha annunciato che l’obiettivo di questo incontro è quello di organizzare una mobilitazione a livello nazionale.

Dopo l’intervento di Graziano, si è aperto il dibattito con la partecipazione di numerosi agricoltori, allevatori, professionisti e cittadini. Tra gli intervenuti, si ricordano: Giuseppe Li Rosi, Placido Iudicello, Francesco Crupi, Peppe De Santis, Filippo Giacobbe, Francesco La Giglia, Onofrio Carruba Toscano, Orazio Calì, Sebastiano Lombardo, Salvatore Scivoli, Nico Tarantino, Massimo Pollarò, Andrea Piazza, Agostino Cascio, Peppino Caruso, Leonardo Nicolosi, Pino Corvo, Gioacchino Bongiovanni, Giovanni Cirasa. Tutti hanno condiviso le problematiche che riguardano il comparto produttivo agro-zootecnico delle loro aziende e alcuni hanno proposto delle interessanti soluzioni da valutare in vista della mobilitazione, prevista per lunedì 22 gennaio 2024.



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