In risposta alla nota dell’ANCE Enna che invoca la presenza delle forze armate per presidiare i cantieri delle opere pubbliche strategiche, dopo l’attentato incendiario nel cantiere WeBuild a Catenanuova ai danni di un’impresa subappaltatrice, interviene l’avvocato Piergiacomo La Via, in questi mesi in prima fila contro la costruzione dell’hub logistico addestrativo dell’Esercito italiano nei territori di Gangi, Nicosia e Sperlinga.
“Sulla posizione dell’ANCE, che invoca la presenza di “presidi di forze armate nel territorio”, è opportuno ricordare che tra i compiti istituzionali dell’esercito non rientra quello della tutela dell’ordine pubblico”. Afferma in una nota l’avvocato Piergiacomo La Via.
“Chi si lascia andare a dichiarazioni estemporanee di questo tipo non conosce bene né la Costituzione né la Storia del nostro Paese, che -fino a prova contraria- è uno Stato democratico. Le funzioni di ordine pubblico vengono conferite all’esercito dalla legge in casi del tutto eccezionali, che -non ritengo- possano sussistere oggi nel nostro territorio. La criminalità si combatte efficacemente, oltre che con la cultura della legalità e dello sviluppo sostenibile, anche con la presenza sul territorio dei presidi di legalità. Nella specie sarebbe certamente utile riaprire a Nicosia il Tribunale e la Procura della Repubblica”. Conclude nella sua nota alla stampa l’avvocato Piergiacomo la Via.
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