Nicosia, compagni di scuola si riabbracciano 50 anni dopo il diploma di maturità classica

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In un’atmosfera gioiosa, alquanto emozionante, si sono ritrovati, dopo mezzo secolo, tutti (o quasi) gli studenti e le studentesse, costituenti un tempo la 3ª classe, sezione “A”, dello storico e rinomato Liceo Classico Statale “F.lli Testa” di Nicosia.

Un “Amarcord” tra i vecchi amici di scuola, tra essi anche alcuni ex compagni di Ginnasio e delle Medie, per rievocare gli anni trascorsi passati in classe e per parlare di quelli successivi all’ottenimento del diploma di “Maturità Classica”, conseguito nel 1971, quando ognuno ha preso la propria strada, affermandosi negli studi universitari, nella vita e nella professione.

Fieri di essere appartenuti a quella classe sono convenuti con entusiasmo in tanti brillanti studenti di quella classe liceale insieme ad alcuni compagni di banco del biennio ginnasiale.

Come per un normale giorno di scuola, hanno risposto all’appello: Lucio Catalano, Rosario Caruso (ginnasio), Rosetta Conti, Pino Fascetta, Anna Fascetto, Nino Fascetto, Aurora Ferrara, Pippo Garofalo (ginnasio), Carmelo Loibiso, Silvana Parisi, Nuccia Quattrocchi, Nello Ribaudo, Gianpiero Sanfilippo (ginnasio), Maria Ruffino, Franca Rupe, Anna Maria Vitale, Maria Concetta Zammataro.

La rimpatriata della compagnia scolastica è stata festeggiata, come si conviene nelle occasioni speciali, con un grandioso e squisito pranzo offerto dai coniugi, Pino Fascetta e Giuliana Torre, disponibili, molto cortesi, premurosi e orgogliosi di suggellare l’incontro conviviale presso la loro magnifica villa in contrada San Giacomo-Mercadante.

Ci siamo ritrovati più uniti di quando eravamo tra i banchi, hanno commentato tutti insieme gli ex compagni di liceo. È stato davvero stupendo aver fatto un salto nel passato. Un’occasione stupenda che ci ha permesso di rivivere un periodo tra i più belli, per età, spensieratezza, allegria, riaprendo il cassetto dei ricordi, del tempo passato insieme, dei motti, delle battute, dei momenti pieni di emozioni, delle angosce per le interrogazioni ed episodi vari”.

Si è anche parlato degli assenti (impossibilitati e rammaricati per non aver potuto partecipare al raduno) cui sono stati indirizzati affettuosi abbracci ideali distanziati che li hanno resi comunque presenti.

La “Réunion”, scandita dalle conversazioni, dalle risate, dai ricordi dei vecchi tempi, dai piaceri della gustosa tavola, s’è chiusa alla fine con calorosi abbracci, con qualche lacrimuccia, con l’impegno un arrivederci e la promessa di un altro incontro nei prossimi anni.

Carmelo Loibiso


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