Nicosia, il Libero Consorzio di Enna emetterà un provvedimento di inagibilità dei locali dell’Istituto Alessandro Volta

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Sono rimaste sulle proprie posizioni i vertici del Libero Consorzio di Enna (ex provincia) e dell’Istituto Superiore Alessandro Volta di Nicosia, che nella mattina del 13 dicembre hanno avuto un incontro a Enna presso la sede dell’ex Provincia regionale. Presenti il commissario straordinario del Libero Consorzio, Ferdinando Guarino, l’ingegnere Paolo Puleo per l’ufficio tecnico dell’Ente, il dirigente scolastico Felice Lipari e lo staff tecnico dell’Istituto composto dagli ingegneri Bertocchi, Di Costa, Rizzone e Lociuro. Presente anche la proprietà dell’ex hotel Pineta, immobile presso il quale, secondo le intenzioni del libero Consorzio, sarà momentaneamente trasferito l’intero Istituto Alessandro Volta.

Dalla riunione è emerso che nei prossimi giorni verrà emesso dal commissario Guarino un provvedimento di inagibilità dell’immobile dell’Istituto, in questo documento quasi sicuramente saranno indicati i tempi per il trasloco. A nulla sono servite le rimostranze tecniche dello staff della scuola, secondo le quali non ci sono imminenti rischi di crolli e l’immobile non presenta danni tali da far accelerare lo sgombero proprio durante l’anno scolastico in corso.

I vertici dell’Istituto risponderanno al provvedimento di inagibilità con un ricorso al Tar, sarà quindi il giudice amministrativo a decidere se l’attuale immobile di via Vittorio Veneto è a rischio o se, come affermano gli ingegneri della scuola questo pericolo non sussiste.

Quello che più contestano i membri dello staff tecnico dell’Alessandro Volta e che la perizia effettuata dalla Teknos di Perugia, da cui è scaturita la richiesta di sgombero, risale al 2012. Nei sei anni successivi la situazione è cambiata, sono stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno eliminato buona parte delle vulnerabilità indicate nella relazione, senza che successivamente la Teknos abbia effettuato ulteriori verifiche. Sul rischio sismico si soffermano i componenti dello staff tecnico dell’Istituto, la struttura attuale è stata sottoposta dal 1975 a diversi eventi sismici, se ne contano almeno 24 di magnitudo uguale o superiore ai 3.3 gradi della scala Richter, senza che l’intero immobile abbia subito danni.

Sul piede di guerra anche gli studenti dell’Istituto che il 24 novembre in un’assemblea hanno ribadito la loro contrarietà al trasferimento concordando sostanzialmente con le conclusioni dei tecnici dell’Istituto. Gli studenti sono  pronti ad adottare forme di protesta come l’occupazione dei locali in caso ci sia un ordine di sgombero. Da qualche giorno gli studenti stanno adottando dalla seconda ora una forma di autogestione, da venerdì 14 dicembre sono in assemblea permanente, mentre martedì 18 dicembre è previsto un corteo lungo le vie del centro cittadino.

 


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