Pesanti condanne per dieci presunti spacciatori leonfortesi, agirini e nissorini indagati nell’operazione “Anno del drago”

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Si è concluso con dieci condanne il processo a carico di presunti spacciatori leonfortesi, agirini e nissorini, coinvolti nell’operazione “Anno del Drago”, condotta dalla sezione di Polizia giudiziaria del Commissariato di Leonforte e diretta dal sostituto procuratore della Dda di Caltanissetta Roberto Condorelli.

Per i dieci imputati è caduta l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, ma sono rimaste in piedi le accuse di traffico di marijuana e cocaina avvenuto nel periodo tra il 2012 e il 2013.

Con il rito abbreviato il Gup del Tribunale di Caltanissetta, Marcello Testaquatra ha inflitto 5 anni e 20 mila euro di multa al leonfortese Giuseppe Bannò; 2 anni e 6 mila euro di multa all’agirino Pietro Cuccia; 1 anno 4 mesi e 3 mila euro di multa con sospensione condizionale della pena per l’agirino Massimiliano Di Franco; 1 anno 10 mesi e 6 mila euro di multa con sospensione condizionale della pena al leonfortese Serafino Di Salvo; 1 anno e 1.400 euro di multa al leonfortese Gianluca Leanza; 4 anni e 4 mesi e 18 mila euro di multa al leonfortese Ludovico Leanza; 1 anno 4 mesi e 3 mila euro di multa per l’agirino Bruno Randazzo Mignacca; 4 anni e 4 mesi e 18 mila euro di multa il nissorino Carmelo Minnì; 6 anni e 24 mila euro di multa al leonfortese Enrico Pizzuto; 1 anno e 10 mesi e 6 mila euro di multa al leonfortese Angelo Salpetro.

L’operazione “Anno del drago”, nacque dall’attività investigativa svolta dalla Squadra mobile di Enna, diretta dal vice questore aggiunto Gabriele Presti, e dal Commissariato di P.S. di Leonforte, diretto dal commissario capo Alessio Puglisi, con il coordinamento dalla Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, avviata nel settembre del 2012 e conclusa nell’aprile del 2013. Le indagini consentirono di delineare la responsabilità di un gruppo delinquenziale, residente a Leonforte, dedito al traffico di marijuana e cocaina. Lo stupefacente veniva fornito da pregiudicati catanesi ed agirini, quest’ultimi facenti capo a Pietro Cuccia e smerciato tramite una capillare rete di spacciatori a Leonforte e nei paesi limitrofi, tutti facenti capo al leonfortese Enrico Pizzuto, già condannato in passato per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’attività d’indagine furono quattro soggetti, colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sequestrati complessivamente circa 2  kg di marijuana e una quarantina di grammi di cocaina.

 


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