Strada Nord-Sud, firmato in Prefettura di Enna un protocollo per il rafforzamento degli strumenti di legalità per il completamento del lotto B5 svincolo Nicosia Nord

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Nell’ambito delle iniziative volte a contrastare i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico locale, nella mattinata del 19 luglio il prefetto di Enna, Maria Carolina Ippolito, ha sottoscritto con il direttore tutela aziendale di Anas, con la ditta Ati De Sanctis Costruzioni, con il direttore dell’Ispettorato provinciale del Lavoro e con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, il “Protocollo di legalità per la realizzazione Nord-Sud – Santo Stefano di Camastra – Gela – S.S.117 “Centrale Sicula” Completamento ed integrazione dei lavori di ammodernamento e sistemazione del tratto compreso tra il km 38+700 ed il km 42+600 – Lotto B5”, opera che rientra nel novero delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari.

L’accordo consentirà di avviare una fattiva collaborazione tra le parti, finalizzata alla prevenzione dei fenomeni di infiltrazione delle organizzazioni criminali nell’economia legale ed al monitoraggio ed alla vigilanza nel settore degli appalti pubblici.

Nello specifico, l’accordo prevede l’obbligo di acquisizione della documentazione antimafia per tutti i soggetti appartenenti alla filiera delle imprese, con l’unica esenzione delle acquisizioni destinate all’approvvigionamento di materiale di consumo di pronto reperimento nel limite di 9.000 euro complessivi a trimestre per operatore economico.

Ai fini della prevenzione di interferenze illecite a scopo corruttivo, il protocollo impone altresì di inserire nei contratti di affidamento con i propri aventi causa una clausola che sancisce l’impegno del soggetto aggiudicatore, dell’affidatario e di tutte le altre imprese della filiera a dare comunicazione tempestiva alla Prefettura competente e all’Autorità giudiziaria dei tentativi di concussione o di induzione indebita a dare o promettere denaro o altra utilità che si siano, in qualsiasi modo, manifestati nei confronti dell’imprenditore, degli organi sociali o dei dirigenti di impresa.

Allo scopo di prevenire interferenze illecite di natura mafiosa, è stato, inoltre, previsto l’obbligo di denunciare all’Autorità giudiziaria o agli organi di Polizia giudiziaria ogni tentativo di estorsione, ogni atto intimidatorio ed ogni altra forma di condizionamento criminale che si manifesti nei confronti dell’imprenditore, dei componenti la compagine sociale, dei dipendenti o dei loro familiari, sia nella fase dell’aggiudicazione sia in quella dell’esecuzione del contratto di affidamento e dei subcontratti da esso derivanti.

Entro 15 giorni dalla stipula dell’accordo, verrà istituita presso la Prefettura di Enna una “cabina di regia” allo scopo di effettuare, mediante incontri periodici o appositamente convocati, un monitoraggio congiunto e una valutazione complessiva della situazione o di specifiche problematiche di rilievo.

A questo strumento di controllo si affiancherà un apposito “Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera”, al quale prenderanno parte anche un funzionario del locale Ispettorato territoriale del Lavoro e i rappresentanti del soggetto aggiudicatore e delle organizzazioni sindacali degli edili maggiormente rappresentative e sottoscrittrici del protocollo.



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