Il 4 settembre si è tenuto un incontro nell’aula consiliare del palazzo comunale di Nicosia, in cui l’amministrazione comunale e la Confcommercio di Nicosia si sono riuniti per discutere delle tariffe per la gestione dei rifiuti. Questo incontro, fortemente voluto dalla Confcommercio, ha evidenziato un dialogo serrato e costruttivo tra le parti coinvolte. Erano presenti diversi consiglieri comunali e la funzionaria del Comune di Nicosia, Salvina Cifalà, dell’ufficio tributi, che ha contribuito a chiarire alcuni aspetti cruciali.
Il sindaco Luigi Bonelli ha aperto l’incontro, sottolineando che, in seguito a un confronto con gli uffici comunali, le tariffe per la gestione dei rifiuti non hanno subito aumenti rispetto all’anno precedente, sia per le famiglie che per le attività economiche. Questo è dovuto al fatto che l’importo del piano economico, approvato in consiglio comunale, è rimasto invariato, anzi nel 2023 ha subito una diminuzione.
Antonio Insinga, presidente della delegazione di Nicosia della Confcommercio, ha sottolineato la necessità di questo incontro. Secondo la sua organizzazione, il metodo di calcolo delle tariffe per la spazzatura è scorretto, poiché si basa sulla dimensione dei locali utilizzati per l’attività anziché considerare il fatturato complessivo. Nonostante Insinga confermi che non ci sono stati aumenti rispetto all’anno precedente, ritiene che le tariffe siano già troppo elevate e ha chiesto se sia possibile ridurle. Inoltre, ha sollevato interrogativi riguardo ai fondi recuperati dai pignoramenti dei conti correnti dei contribuenti.
La vice sindaco Anna Maria Gemmellaro ha risposto alle richieste, spiegando che, secondo le norme nazionali, il costo totale della gestione dei rifiuti previsto dal piano economico deve essere completamente coperto sia dalle famiglie che dalle attività economiche. Attualmente, a Nicosia, le imprese pagano il 15% delle tariffe, mentre l’85% è a carico delle famiglie. Quest’anno, nonostante il piano economico prevedesse una diminuzione di 91.580 euro rispetto all’anno precedente, questa riduzione è stata completamente assorbita dalla diminuzione delle utenze dovuta alla chiusura di attività e alla diminuzione del numero di abitanti. Di conseguenza, i residenti si trovano a pagare tariffe praticamente invariate rispetto all’anno precedente, nonostante la diminuzione registrata nel piano economico. L’unica soluzione possibile è una riduzione dei costi di servizio, che dipendono principalmente dal costo dell’azienda responsabile della raccolta dei rifiuti, il costo della piattaforma per la raccolta differenziata e le spese per il conferimento in discarica. L’amministrazione comunale aveva proposto inizialmente la possibilità di ridurre le tariffe attraverso la creazione di una società a partecipazione comunale, ma questa proposta è stata bocciata, sebbene sia ancora in fase di revisione.
L’assessore Nando Zappia ha suggerito l’applicazione della Tarip, ovvero una tariffa basata sul conferimento effettivo dei rifiuti, incentivando una produzione di rifiuti più ridotta e una maggiore differenziazione. Una premialità all’utente che produce meno rifiuti. Tuttavia, questo richiederebbe un investimento iniziale di circa 150.000 euro, proposta che è stata più volte respinta in consiglio comunale. Zappia ha presentato dati provinciali che posizionano Nicosia al quarto posto tra i comuni dell’Ennese per il costo unitario più basso per abitante, basato sul numero di abitanti, le tonnellate di rifiuti prodotti e la percentuale di raccolta differenziata.
Il consigliere Filippo Giacobbe ha proposto di riesaminare la tariffa, ottimizzando la gestione del personale e evitando nuove assunzioni, al fine di ridurre i costi.
Il consigliere Francesco La Giglia ha contestato alcune affermazioni dell’amministrazione comunale, sottolineando che la diminuzione delle utenze comporta una riduzione dei costi di gestione dovuti alla raccolta e al conferimento in discarica. Ha inoltre sostenuto che la proposta di creare una società in house per la gestione dei rifiuti avrebbe potuto comportare problemi di clientelismo simili a quelli verificatisi con l’Ato di Enna. Ha chiesto un impegno totale da parte degli uffici comunali per rivedere la nuova tariffa e per indire una nuova gara per la gestione dei rifiuti al più presto.
L’incontro si è concluso con una proposta del sindaco Bonelli ai rappresentanti della Confcommercio di collaborare con l’amministrazione comunale e i funzionari comunali per definire una nuova tariffa comunale e valutare eventuali nuove idee per la sua riduzione, al fine di garantire una gestione dei rifiuti più sostenibile ed equa per tutti i cittadini di Nicosia.
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