Grande successo per la mostra allestita presso la chiesa di San Vincenzo nella giornata del 6 agosto dedicata alla violenza sulle donne, in cui sono state esposte le opere dell’artista nicosiana Luigia Scardino, in arte Scargi.
L’artista ha avuto molti riconoscimenti in tutto il territorio italiano ed anche Europeo, per la sua tecnica essenzialmente polimaterica in cui la pittrice assembla vari materiali da riciclo – come sabbia, vetro, carta, terre, lacci, tessuti – impastandoli con colla e colori prevalentemente acrilici, sono state quotate anche in aste nazionali e vendute oltreoceano.
L’evento è stato organizzato dal Kiwanis Club di Nicosia in collaborazione con l’Unità Pastorale Santa Maria maggiore e San Michele Arcangelo di Nicosia, volutamente in prossimità della festività dell’Assunta, “Donne delle Donne, Madre dell’umanità”.
Il tema della violenza sulle donne purtroppo non smette di essere attuale e riguarda tutti, anche sciaguratamente il nostro territorio. Dall’inizio del 2023 più di 65 donne sono state uccise. Fondamentale è continuarne a parlare per sollecitare l’attenzione sociale, per educare a comportamenti rispettosi, per infondere coraggio e smuovere le coscienze di chi vive un rapporto malato e quindi violento.
A conclusione della mostra è stato organizzato un momento di riflessione, moderato dalla presidente del Kiwanis Club, Mariaelena Costa. Dopo i saluti
istituzionali del sindaco Luigi Bonelli e dell’assessore Maria Di Costa, che nel loro intervento hanno sottolineato la necessità di investire sulle nuove generazioni per educare al rispetto sociale e all’affettività, la professoressa Pina Caniglia ha proposto ai numerosi presenti la lettura della novella “Tentazioni” di Verga, poco conosciuta e straordinariamente attuale.
Quindi l’artista Luigia Scardino ha spiegato la sua produzione artistica: una pittura di denuncia che cerca di esortare le donne a difendersi, a superare la paura ed a reagire. Scargi, infatti, è convinta che sia la stessa donna, probabilmente a causa di scarsa autostima, a rinunciare a se stessa, trincerandosi dietro scuse inesistenti e rincorrendo, alimentandoli, rapporti, convivenze e amori che spesso si rivelano malati.
In chiusura il parroco Padre Filadelfio Scandurra, autore di alcune installazioni artistiche esposte all’interno della mostra, ha rimarcato l’importanza di farsi prossimo, con empatia e amicizia, a tutte le donne che vivono situazioni di dolore e sofferenza. Grazie alla fede, alla speranza e alla carità, rialzarsi è possibile, certi di poter contare sulla Vergine Maria.
A grande richiesta l’esposizione sarà resa fruibile anche nella giornata del 7 agosto.
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