Blutec Termini Imerese, una proposta “green” per la riconversione

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PALERMO – Smart City Group, consorzio di imprese della green economy e delle tecnologie per la mobilita’ elettrica, ha presentato questa mattina la documentazione di manifestazione d’interesse relativa al bando per la riconversione ecologica del distretto industriale di Termini Imerese, nell’area ex Fiat e Blutec in provincia di Palermo.

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Il bando era stato emesso un mese fa per decisione dei tre commissari straordinari che guidano l’azienda da quando, oltre un anno fa, scatto’ una indagine della Procura di Termini Imerese sui fondi pubblici destinati alla riconversione dello stabilimento palermitano che fu della Fiat. Quello stabilimento ora fa parte dei sei complessi aziendali per i quali i commissari di Blutec, Giuseppe Glorioso, Fabrizio Grasso e Andrea Filippo Bucarelli, hanno pubblicato una manifestazione di interesse con l’obiettivo di raccogliere “proposte utili” per la rinascita delle sei realta’ produttive.

Il termine per la presentazione delle proposte e’ scaduto alle 12 di oggi. Il progetto di Smart City Group, che non e’ l’unico interessato a Termini Imerese, si chiamera’ ‘Sud’, acronimo di Smart utility district: si propone come “moderno distretto tecnologico siciliano per garantire il ciclo virtuoso dell’economia del riuso delle materie nell’intera regione”.

Il volume di occupati previsto, a regime, e’ tra le 700 e le 800 persone. “Il nostro progetto per Termini Imerese mette al centro la green economy – dice Giancarlo Longhi, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio Smart City Group – e offre risposte concrete su due questioni centrali per la Sicilia: salvaguardare l’ambiente offrendo un’adeguata valorizzazione delle materie prime seconde, che altrimenti finirebbero in discarica, e creare nuovi posti di lavoro per chi, oggi, e’ in grande sofferenza”.

Obiettivo della manifestazione d’interesse del consorzio, che riunisce 15 aziende di tutta Italia, da Torino alla Toscana alla Sicilia, attive nei settori ambientale e del trattamento delle acque, nell’agricoltura, nella produzione di energie rinnovabili, nella green mobility, nell’Ict e nei sistemi di storage, “e’ la creazione di un ecosistema industriale per l’economia circolare e la mobilita’ innovativa in Sicilia che possa essere di esempio a livello nazionale”.

Due le aree principali del progetto: valorizzazione di materie prime seconde e mobilita’ elettrica innovativa. Da un lato la valorizzazione e il recupero di Forsu, ovvero la frazione organica dei rifiuti urbani e di biomasse provenienti dall’agricoltura della zona per produrre gas tecnici ed energia, di oli e grassi, plastiche e polveri d’acciaio; dall’altro le tecnologie per la mobilita’ sostenibile, batterie e sistemi di accumulo, fino all’assemblaggio di citycar elettriche. “L’iniziativa nasce dalla convinzione dei soggetti chiamati a investire che l’area sia un’ottima opportunita’ di sviluppo, in grado di colmare la carenza di impianti di riciclo e valorizzazione delle risorse secondarie dell’isola e offrendo una nuova collocazione occupazionale e di formazione professionale a tutti i lavoratori ex Fiat/Blutec“, spiega Smart City Group.



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