Chiuse le indagini per l’ex sindaco di Barrafranca accusato di voto di scambio

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Concluse le indagini nei confronti di Fabio Accardi, ex sindaco di Barrafranca, accusato di voto di scambio politico-mafioso.

Due anni fa, dopo l’operazione Ultra condotta dalla Dda di Caltanissetta, l’ex primo cittadino di Barrafranca era stato destituito ed il comune era stato commissariato. secondo le accuse ad Accardi  è contestata l’ipotesi di avere accettato voti per la sua candidatura a primo cittadino di Barrafranca, per le elezioni amministrative del 2021 “manifestando disponibilità a facilitare l’assunzione di soggetti d’interesse dell’organizzazione mafiosa all’interno della Ati che si era aggiudicata l’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani” a Barrafranca. Inoltre, avrebbe dato disponibilità a rilasciare in favore del boss di Cosa Nostra Bevilacqua una certificazione da produrre al Tribunale di Sorveglianza di Catania che gli consentisse di essere trasferito nella cittadina. Accardi ha sempre respinto le accuse.

Dall’operazione Ultra era emerso che il boss Raffaele Bevilacqua, ergastolano al 41 bis, ma ai domiciliari per motivi di salute, continuava a gestire gli affari della cosca anche con l’aiuto dei figli.

Bevilacqua, avvocato penalista ed esponente politico della Dc, era stato nominato capo provinciale di Cosa Nostra nel 2000 da Bernardo Provenzano ed è stato condannato all’ergastolo come mandante di un omicidio.

 


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