Elezioni amministrative. Lettera aperta di Leana Bisignano candidata sindaco a Gagliano Castelferrato

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Il 28 e 29 maggio in Sicilia si terranno le elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione dei sindaci di 129 comuni. Tra questi, in provincia di Enna, il Comune di Gagliano Castelferrato. Il sindaco uscente Salvatore Zappulla dopo due mandati non si ripresenterà. La corsa attualmente è a due da una parte l’ex assessore Giuseppe Baldi che in questi anni ha appoggiato l’amministrazione uscente. L’altra candidata è Leana Bisignano, che in questi cinque anni è stata capogruppo della minoranza “Uniti per Gagliano”.

Leana Bisignano ha 45 anni, è un’insegnate di lingue straniere, è sposata ed ha due figlie. Verrà sostenuta dalla lista “Impegno e Libertà – Leana Bisignano Sindaco”.

La candidata si ha fatto giungere in redazione una lettera aperta, tra l’altro pubblicata anche sui social, sull’attività di controllo e indagine che il gruppo di minoranza “Uniti per Gagliano” ha svolto in questi anni.

Buongiorno a tutti.

Il gruppo “Uniti per Gagliano” chiude i battenti per lasciare posto ad un nuovo percorso politico.

Da domani, nuovo simbolo, nuovo percorso, nuovo gruppo e avanti tutta!

Ci tenevamo a salutare tutti coloro che, in questi 5 anni, ci hanno seguito e hanno collaborato con noi.

Nel rispetto del nostro ruolo, abbiamo studiato tanto, siamo stati sempre presenti ai consigli comunali e abbiamo sempre votato, insieme alla maggioranza, le iniziative in favore della comunità.

Abbiamo sempre cercato di tenere a mente il nostro motto #dallapartedelcittadino e da esso siamo sempre partiti per la difesa dei diritti di tutti e con l’impegno di stare accanto a chi manifestasse una necessità, un disagio, uno stato di bisogno.

Prima di lasciarvi, però, vogliamo fare un atto dovuto a chi è stato dalla nostra parte, a chi riceve informazioni fuorvianti e a chi chiede verità.

Vogliamo raccontare la nostra vicenda per così dire “giudiziaria” e mettere fine finalmente a dicerie e falsità che girano sul nostro conto.

Nell’agosto 2018, su segnalazione di alcuni cittadini che lamentavano delle irregolarità nelle procedure di assegnazione di lavori pubblici e incarichi, abbiamo fatto richiesta al Comune di Gagliano di atti riguardanti alcuni lavori che ci erano stati segnalati, per effettuare i controlli che il nostro ruolo ci impone.

Questa richiesta è stata ignorata, niente ci è mai stato consegnato, senza alcuna motivazione.

Abbiamo, quindi, fatto una seconda e una terza richiesta, anch’esse ignorate dagli amministratori.

Abbiamo fatto una quarta richiesta tramite un legale, ma ancora nessun effetto e, quando abbiamo chiesto le motivazioni di tale atteggiamento in Consiglio comunale, ci è stato risposto che, se avevamo qualcosa di cui lamentarci, dovevamo rivolgerci alle sedi competenti.

Ci siamo rivolti all’Assessorato degli Enti locali, che per ben tre volte ha intimato al Comune di consegnarci la documentazione richiesta.

Ma neanche questa azione ha sortito alcun effetto.

Ecco perché, nell’aprile del 2019, il nostro legale ha ritenuto di rivolgersi alla Procura della Repubblica, chiedendo che, visto che non era stato possibile effettuare direttamente la nostra funzione di controllo degli atti amministrativi (perché nessun documento ci era mai stato consegnato), fosse la Procura ad effettuarla al posto nostro.

Sono stati inviati documenti pubblici, determine e delibere, tutto preso dall’albo pretorio del Comune.

Nessuna denuncia personale, nessuna denuncia a ditte o imprese, nessun atto a danno di persone o attività!

Da questa richiesta, sono passati tre anni, periodo in cui non abbiamo più ripreso la questione, aspettando gli esiti.

La Procura di Enna ha ritenuto di nominare un tecnico di fiducia, che nella sua relazione ha evidenziato una serie di irregolarità nell’applicazione e nel rispetto delle procedure legali, dando conferma a quanto s noi segnalato.

Gagliano non è il paese bello e tranquillo, dove si sta bene e tutto fila liscio, come si vorrebbe far credere, e non siamo certo noi ad “inquinare” l’atmosfera del paese creando presunte divisioni e conflitti.

Da questa attività di indagine della Procura di Enna è derivata una notifica di tre capi di imputazione (abuso d’ufficio, reato continuato e minacce) a tre persone, mai indicate da noi, ma individuate dopo la conclusione delle indagini.

Il rinvio a giudizio per i reati contestati doveva celebrarsi il 4 aprile 2023, ma è stato rinviato al 4 luglio 2023.

Questa è la verità, nuda e cruda.

Questo è quello che abbiamo fatto.

Poi c è quello che NON ABBIAMO FATTO, di cui molti si riempiono la bocca nel tentativo di sviare, giustificare o negare.

NON abbiamo mai denunciato nessuno. Semmai, noi siamo stati denunciati.

NON abbiamo mai denunciato ditte o imprese.

NON abbiamo mai messo in campo la vita privata di nessuno, anche se la nostra è stata oggetto di critica e pettegolezzo.

NON abbiamo mai avuto intenti di vendetta, diffamazione o distruzione della vita di nessuno.

NON abbiamo mai citato episodi di vita privata, discusso di iniziative personali di solidarietà o beneficenza.

NON abbiamo mai cavalcato le vicende giudiziarie di nessuno, nè tantomeno interessato stampa e media.

Abbiamo solo svolto come meglio potevamo la nostra funzione di vigilanza e controllo e chi dice il contrario fa speculazioni gratuite.

Poi ci sarebbe quello che abbiamo subito (denunce, intimidazioni, pressioni e attacchi personali a noi e ai nostri familiari), ma per questo nessuno si indigna o sente il dovere di commentare.

Abbiamo solo fatto il nostro dovere, senza interessi personali e in totale abnegazione.

Concludiamo un percorso ricco di emozioni e di persone che ci porteremo sempre nel cuore.

Buona vita a tutti e grazie!”.



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