La solidarietà della Fidapa di Nicosia a chi lotta contro il coronavirus

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Riceviamo un gradito contributo per la rubrica “Al tempo del corona” che ci spedisce la presidente della Fidapa di Nicosia, Patrizia Castrogiovanni:

<<Quando pensiamo alla Fidapa, il primo pensiero corre all’infiorata, alla festa della donna. Già, perché la Fidapa è una associazione di donne. Donne che come tutti in questo momento vivono il dramma dell’isolamento, il dolore della malattia e lo strazio della perdita. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a chi si trova in prima linea a lottare con coraggio e dedizione. Ognuno deve fare la propria parte. Noi come associazione… abbiamo capito.

In un momento così drammatico, abbiamo capito che il nostro impegno sociale poteva e doveva essere rivolto ai bisogni primari del nostro territorio, destinando le nostre risorse al nostro ospedale ed ancora altre, dove ce ne sarà bisogno.

Per tutti noi che stiamo a casa e rispettiamo le regole, il suggerimento e l’invito è di vivere questo isolamento come una occasione per ascoltarsi e riscoprire passioni e attitudini nascoste dagli impegni, dalla frenesia quotidiana, così che alla fine ne usciremo arricchiti e rafforzati. Ne è un esempio il risveglio poetico di una nostra socia Rita Scinardi, sempre avvezza all’arte poetica, ma ora più che mai ispirata!

Prendendo spunto dalla liturgia delle ultime domeniche, ci ha donato questa splendida poesia che noi affettuosamente doniamo a tutti voi, perché, come dice lei stessa tutti siamo Samaritana, Cieco nato, Lazzaro>>.

Patrizia Castrogiovanni presidente Fidapa Nicosia

#altempodelcorona

#distantimautini

Io la Samaritana

Io il Cieco nato

Io Lazzaro

 

Assetata di Assoluto

Desiderosa di vera Luce

Bisognosa di ri – nascere

A nuova Vita

 

Attraverso il deserto

Tra quarantena e quaresima

Per comprendere l’impazienza

del mio vivere frettoloso.

E scopro

la presenza preziosa

di  persone  e cose date x scontate

Apprezzo

l ‘eloquenza di silenzi

carichi di parole non pronunciate

E mi riconcilio

ascoltando le voci

che  arrivano da dentro

 

Venuta alla luce

e resa cieca

dalle illusioni di una vita comoda

Obnubilata

dallo scintillìo dell’apparire

Ingannata

da un malinteso senso di esistenza

Procedo a tentoni

bendata e ignara

alla ricerca di una Bellezza

che non ho mai visto

 

Prigioniera

dentro un sepolcro

dove ho scavato la mia tana

Coperta di fasce

come un bambino

cresciuto troppo in fretta

senza la pazienza né il tempo

di risorgere a nuova vita

Aspetto una voce che mi chiami e mi dica:

Vieni fuori!

Ringraziamo la presidente della Fidapa e la professoressa Rita Scinardi  per i contributi alla nostra rubrica e invitiamo chi voglia condividere considerazioni ed esperienze legate alla quarantena a scriverci all’email direzione@telenicosia.it, allegando al testo/visto due fotografie.

 


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