L’Asp di Enna da lunedì 16 ottobre da il via alla campagna vaccinale antinfluenzale

dott. Franco Belbruno
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Il management dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, composto da Francesco Iudica, commissario straordinario, Sabrina Cillia, direttore amministrativo ed Emanuele Cassarà, direttore sanitario, ha sottoscritto con i medici convenzionati il protocollo d’intesa per la campagna antinfluenzale 2023/2024, stilato con il contributo operativo dell’Unità Operativa Complessa Epidemiologia e Statistica Sanitaria, diretta dal dottor Franco Belbruno, e del dottor Giuseppe L’Episcopo, referente aziendale della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2023/2024 per i rapporti tra l’ASP di Enna, i medici di Medicina Generale e i pediatri di libera scelta.

I cittadini aventi diritto: bambini, soggetti ultrasessantenni, soggetti a rischio per patologie croniche debilitanti (diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche), donne durante tutta la gravidanza, medici e gli altri operatori sanitari, personale addetto a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine, vigili del fuoco ecc.) e categorie di lavoratori (veterinari, allevatori, macellai, trasportatori di animali vivi ecc.) possono recarsi negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera Scelta e negli ambulatori vaccinali territoriali per effettuare gratuitamente le vaccinazioni.

Negli ambulatori vaccinali dell’ASP saranno garantite, inoltre le vaccinazioni di coloro i cui medici non avessero aderito alla campagna vaccinale e di coloro che sono temporaneamente presenti sul territorio dell’ASP e senza scelta del medico.

L’influenza con le sue complicanze si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale e rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti (spese sanitarie) e indiretti (assenze dal lavoro) per l’attuazione delle misure di controllo, della gestione dei casi e delle complicanze della malattia.

In correlazione al Sars Cov 2, oltretutto, vaccinarsi contro l’influenza permette anche la semplificazione della diagnosi e della gestione dei casi sospetti a causa della sintomatologia sovrapponibile con il Covid-19; una protezione in più per il Coronavirus, in quanto un soggetto già indebolito dall’ influenza potrebbe riscontrare conseguenze più serie nel contrarre successivamente la malattia CoVid-19 e di non agevolare l’infezione da Coronavirus.

Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza, che può essere abbinata alla vaccinazione antipneomococcica, anti Herpes Zoster e antidifterite – tetano e pertosse, sono la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione, morte e la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità; tali obiettivi possono essere raggiunti se c’è una copertura vaccinale totale minima di almeno il 75% e desiderabile del 95% per evitare la circolazione del virus.

Un aspetto indifferibile per il loro conseguimento è l’incremento dell’adesione alla vaccinazione del personale sanitario al fine di non diventare un possibile veicolo di infezione per i pazienti ricoverati in ospedale e per gli ospiti di residenze per anziani.

La prevenzione dell’influenza va fatta soprattutto vaccinandosi – sottolinea il dottor Belbruno – Si raccomanda di praticare sempre le misure di igiene e protezione individuale: lavaggio delle mani, buona igiene respiratoria, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari.”



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