Le auto elettriche sostituiranno le altre motorizzazioni?

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Auto elettriche ed ibride sono sempre più acquistate dalla gran parte degli italiani. Certo, rimane ancora il problema delle poche colonnine di ricarica, ma questo non starebbe limitando come si poteva pensare gli acquisti di tali vetture.

Il Governo italiano per incentivare gli acquisti delle vetture alimentate elettricamente, starebbe agevolando gli acquisti di vetture elettriche grazie a dei bonus e norme di Legge per ridurre l’impatto ambientale. Ad esempio, contributi e incentivi interessanti per gli automobilisti che decidono di comprare una vettura alimentata elettricamente.

In base ad uno studio effettuato da Finrent, tra i migliori portali in Italia nel settore del noleggio a lungo termine, con a capo Giovanni Spera, i dati emersi sembrerebbero portare ad una ascesa sempre costante delle motorizzazioni elettriche.

Cresce l’interesse delle auto elettriche ma restano dei problemi logistici ed economici

L’interesse per comprare auto elettriche a zero emissioni è via via crescente. Rispetto a 6 anni fa ad esempio, il mercato dell’elettrico ha avuto una crescita pari al 50%. Nonostante questo interesse decisamente notevole, ci sono delle problematiche da risolvere.

La difficoltà più grande resta quella della scarsa autonomia associata alla presenza di poche colonnine di ricarica. La differenza economica (in alcuni casi eccessivamente diversa) tra i comuni italiani, comporta quasi all’impossibilità e insostenibilità progettuale.

Nonostante al 2022 la Lombardia è una delle regioni italiane più ricche, soltanto per coprire l’intera superficie della città di Milano occorrerebbero cinque miliardi di euro per poter avere un buon numero di colonnine di ricarica.

L’investimento salirebbe a dieci miliardi di euro se le colonnine venissero installate in metropoli più grandi come Londra e Parigi. Oggi i fondi non sono affatto sufficienti, dato che il totale rispetto a quanto occorre è soltanto l’1% rispetto al totale.

Anche se gli investimenti sarebbero decisamente importanti, il futuro per l’elettrico sembra regalarci buone prospettive. Basti pensare che Automotive Study 2016, studio stilato dall’impresa di consulenza denominata AlixPartners, ha ipotizzato che entro l’anno 2030 le auto diesel saranno convertite totalmente in elettrico.

A cambiare prospettiva all’acquisto delle automotive, saranno anche delle imposizioni di legge. Prima del 2030 ad esempio, è possibile che il limite massimo delle emissioni sarà di 50g/km di CO2.

Secondo degli studi pubblicati sul “Il Sole 24 Ore”, le macchine alimentate diesel potrebbero passare (all’anno 2030), dal valore attuale 55% al 9%. Le auto a benzina dal 45% al 25%, mentre automobili elettriche ed ibride graverebbero “per due terzi delle vendite totali”.

Immatricolazioni auto elettriche: come sono cresciute negli anni

A differenza delle altre società automobilistiche, è Volkswagen quella ad aver incentivato il settore dell’elettrico. A dimostrare tale tesi è la Strategia 2025 che la stessa compagnia automobilistica ha pubblicato di recente.

30 Modelli di vetture elettriche destinati alla vendita, con obiettivi specifici al fine di incentivare i cittadini ad acquistare veicoli con zero emissioni ambientali.

Nella stessa Strategia 2025, il Gruppo Volkswagen viene nominato non solo un costruttore di automobili, ma negli anni è diventato altresì, fornitore di mobilità sostenibile grazie all’erogazione sia di servizi che prodotti appositi.

Strategia di Volkswagen a parte, possiamo notare nella tabella di seguito, tutti gli andamenti crescenti delle auto elettriche con il trascorrere degli anni. In vista di questo grafico, difficilmente crediamo che l’elettrico non possa dominare tra un bel po’ di anni (se non prima).

Alimentazione Unità immatricolate Anno di immatricolazione
Elettriche 2.104 2017
Elettriche 9.579 2018
Elettriche 30.000 2019
Elettriche 60.000 2020
Elettriche 10.000 2021

 Quanto costa la manutenzione di un’auto elettrica? Cifre e calcoli da fare

Le differenze tra quanto costa la manutenzione di un’auto elettrica e una tradizionale, sono evidenti. Si stima che per una vettura elettrica, il prezzo medio si aggiri attorno ai 1.000€. Mentre un’automobile a combustione interna necessita di quasi 2.000€.

A causare tale differenziazione è chiaramente il controllo diverso per ogni componente. Durante i tagliandi infatti, se per un’auto elettrica si cambia spesso il liquido freni e il filtro del clima, in una tradizionale la maggior attenzione va posta in olio, cinghie di distribuzione, filtri e olio.

È sottointeso che il tagliando dipende soprattutto dal modello d’automobile che si possiede (pur nonostante sia elettrica. Il costo più elevato per una vettura alimentata elettricamente, è riscontrabile in una Tesla Model S.

Una Tesla Model S richiede più o meno 500 euro per il primo tagliando annuale, mentre per una ForFour EQ oppure una Smart ForTwo EQ non ci vogliono più di 50 euro. Risparmiare con una vettura elettrica è possibile, a patto che si scelga un modello di gamma medio bassa.

Il risparmio economico per la manutenzione di un’auto elettrica ed una tradizionale, diventa più evidente nel lungo periodo, la cui percentuale può variare dal 42% al 75% in meno. Il più delle volte le società automobilistiche suggeriscono di ricorrere ad un solo tagliando l’anno per le macchine elettriche.

L’eccezione viene fatta soltanto per i modelli top di gamma, come ad esempio per la Jaguar I Pace, che addirittura è possibile fare fino a 3 tagliandi in 6 anni. Complessivamente per la Jaguar elettrica rispetto alla sorella ma a combustione interna, richiede la metà in termini di tagliandi e più del 60% di risparmio economico per la sua manutenzione.

Per farsi un’idea di quante volte effettuare il tagliando della propria vettura elettrica, suggeriamo di leggere il libretto d’uso della società automobilistica. Al suo interno, è segnato ogni quanti chilometri effettuare la revisione del modello di riferimento.

Spesso il numero di chilometri varia tra minimo 15.000 e massimo 30.000. Va detto che la soglia viene superato per i modelli di auto elettriche più nuovi, che talvolta può superare o arrivare anche a 35.000 chilometri.

Anche nei casi in cui non si effettuino i km minimi segnati nel libretto, vi è comunque un limite temporale da rispettare.

 


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