Menzione d’onore a Roma per il poeta e giornalista ennese Mario Antonio Pagaria

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Si è tenuta a Roma presso il prestigioso Centro Congressi “Cavour”, la premiazione della decima edizione del Premio Caffè delle Arti la cui giuria è composta dalla presidente del premio Patrizia Vittoria Rossi, dalla presidente della giuria stessa, Rebecca Bravi, dai componenti Luigi Ruscello, Gennaro Iannarone, Roberta Corsi, Maria Carmela Miccichè e Mario Carlo Angelo Dotti.

Numerosi i premiati e fra questi, ha ricevuto la menzione d’onore per la silloge “Addio Amore”, pubblicata da Aletti Editore, nei primi mesi di quest’anno, l’ennese Mario Antonio Filippo Pio Pagaria.

Sono onorato – ha detto Pagaria – di ricevere un così prestigioso premio, nella Capitale, alla quale sono tanto legato e dove ho passato tre anni della mia vita, svolgendovi il servizio militare, quello di volontario del Giubileo e un corso di Giornalismo. È per me cagione di gioia, tornare ogni volta a Roma, e, in particolare, recarmi ad onorare, senza nulla togliere al grande Papa Francesco, le spoglie mortali del “Mio Papa”, San Giovanni Paolo II”.

I momenti premiativi della manifestazione sono stati intervallati dalle brevi ma divertenti ed eccezionali esibizioni dell’attore/doppiatore Angelo Blasetti.  Eccezionale la qualità delle opere giunte in finale. Ma va ricordato, e questa è la cosiddetta “ciliegina sulla torta”, che gran parte dei fondi raccolti dalle adesioni al premio, sono destinati, come ogni anno, all’associazione onlus, “I Bambini di Antonio” e, precisamente, il Caffè delle Arti, ha adottato a distanza, una bambina africana, Maria Nakintu, che è stata chiamata, affettuosamente “Maria delle Arti”, che sta crescendo e grazie ai fondi sta frequentando la scuola. I fondi hanno anche permesso alla mamma di Maria di poter aprire un piccolo laboratorio di sartoria, onde poter vivere dignitosamente del proprio lavoro.



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