Sanità ennese, il declassamento delle unità operative semplici dipartimentali partì dalla giunta regionale

Condividi l'articolo su:

Il direttore generale dell’Asp di Enna, Francesco Iudica, in questi giorni è nell’occhio del ciclone a causa della proposta di atto aziendale fortemente contrastata dai sindacati e da alcune amministrazioni comunali della provincia di Enna.

Sarebbe però il caso di far chiarezza e non addebitare tutte le “colpe” al manager dell’azienda sanitaria provinciale ennese, in quanto il via libera a questa rimodulazione partì proprio dal governo regionale.

La giunta Musumeci approvò una delibera di giunta, la 252 dell’8 luglio 2019, “Linee guida per l’adeguamento degli atti aziendali al documento di riordino della rete ospedaliera approvato con D.A. n.22 dell’’11 gennaio 2019. Indirizzi operativi – Apprezzamento”, che ha di fatto sancito la possibilità di riorganizzare le unità dipartimentali, come si legge a pagina 1 dell’allegato A alla delibera datato 23 maggio 2019 a firma dell’assessore Ruggero Razza, “per quanto attiene le strutture semplici e semplici dipartimentali, pur se indicate nel documento di programmazione, la summenzionata deliberazione n.329/2018 ha previsto che le stesse, per esigenze organizzative ed assistenziali, possano essere riorganizzate in sede di predisposizione dell’adeguamento dell’atto aziendale”.

Non è quindi frutto solo dell’iniziativa del direttore Iudica, vero è che poteva anche non tenerne conto, ma è anche vero che il via libera della giunta e dell’assessore Razza è scritto nero su bianco e certifica le responsabilità del governo regionale.

Da questo si capiscono diversi atteggiamenti a cominciare da quelli delle giunte di destra molto vicine all’attuale governo regionale a cominciare da quella del sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, dello stesso partito (#diventeràbellissima) del presidente Musumeci e dell’assessore Razza, a quanto pare orientato, secondo quanto affermato dal primo cittadino piazzese nella conferenza dei sindaci, ad approvare la proposta di atto aziendale, in totale sfregio alle esigenze del nosocomio piazzese che si vedrebbe  declassare, come Nicosia, ben sei unità operative semplici dipartimentali.

Vorremmo a questo punto capire il reale orientamento dell’assessore alla salute, Ruggero Razza, che, secondo quanto riportato dalle deputate regionali Luisa Lanieri ed Elena Pagana, avrebbe intenzione di non approvare l’atto aziendale formulato dalla direzione generale dell’Asp di Enna, andando di fatto contro le sue stesse linee guida. Un passo indietro sicuramente auspicabile, ma che andrebbe messo per iscritto, togliendo ogni dubbio ed ogni alibi anche alle direzioni generali delle Asp siciliane.

 


Condividi l'articolo su: